Ex Province, centrodestra compatto in Sicilia per le elezioni

Ex Province, il centrodestra prova ad andare compatto al voto di dicembre

Saranno coinvolti sindaci e consiglieri comunali

PALERMO – Prove tecniche di unità in casa centrodestra in vista delle elezioni nelle ex Province. Il voto di secondo livello, che coinvolgerà soltanto sindaci e consiglieri comunali, è stato al centro della riunione che i segretari regionali della coalizione hanno avuto a Palermo.

Provinciali, centrodestra verso le liste unitarie

L’obiettivo dichiarato da più fonti è quello di trovare “candidature univoche” con liste comuni, scegliendo di volta in volta i candidati più forti in base al territorio. In alcune province il listone unico del centrodestra potrebbe essere accompagnato da una seconda lista d’appoggio.

Sei Liberi consorzi e 3 Città metropolitane al voto

In sei Liberi consorzi (Agrigento, Caltanissetta, Enna, Ragusa, Siracusa e Trapani) si eleggeranno presidenti e consiglieri. Due le schede a disposizione dei ‘grandi elettori’ che si recheranno alle urne: una per il candidato presidente e una per il consigliere. A Palermo, Catania e Messina, invece, si voterà soltanto per i Consigli metropolitani, dal momento che il vertice viene affidato al sindaco della Città metropolitana.

Elezioni provinciali, come si vota

Diverse le variabili da tenere in considerazione, come il voto ponderato sulla base dell’ampiezza dei Comuni. Molte città dovranno essere riparametrate con i dati Istat aggiornati rispetto a quelli fissati dieci anni fa, quando fu approvata la legge che mandava in soffitta le Province e dava vita ai Liberi consorzi di comuni.

Centrodestra e centrosinistra dovranno valutare bene il quadro con una serie di alchimie contabili: otto le fasce individuate dalla legge per la suddivisione dei Comuni, ciascuna avrà un peso diverso in base all’ampiezza della popolazione. Di va dalla fascia più grande, da 500mila a un milione di abitanti, dove si trova soltanto Palermo, fino alla più piccola che mette insieme i comuni con popolazione fino a tremila abitanti.

“Riunione tecnica”

Per questo il vertice del centrodestra di oggi (con tutti i segretari presenti) è stato descritto più come “una riunione tecnica preliminare”. Nessun nome sul tavolo ma è comunque emerso un orientamento chiaro: il centrodestra proverà ad andare a ranghi compatti al voto del 15 dicembre. I partiti si sono dati appuntamento per il 21 ottobre, quando molti dettagli saranno più chiari.

Rimpasto e sottogoverno

Nessun accenno alla possibilità di un rimpasto in Giunta, mentre è stato sfiorato l’argomento delle nomine di sottogoverno. Le elezioni nelle ex Province serviranno anche come bussola nelle scelte che il governo sarà chiamato a fare nei territori.


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