PALERMO – La giunta Orlando accende il semaforo verde per il Piano triennale 2013/2015 delle opere pubbliche a Palermo. La Giunta Orlando ha approvato la proposta di adozione di un programma di 660 interventi per complessivi 3,6 miliardi di euro. La parola adesso passa al Consiglio comunale per il sì definitivo. Per Sala delle Lapidi sarà un voto importante perché il via libera al Piano è propedeutico all’approvazione del bilancio. Ed entrambi devono ricevere il via libera entro aprile, salvo eventuali proroghe, per effetto del patto di stabilità.
Sono 101 gli interventi la cui gara sarà bandita entro il 2013. Si tratta di quelli già dotati di copertura finanziaria, per un totale di 246 milioni e 376 mila euro, grazie a fondi comunali, ex Gescal, ex Agensud, Sisma, Fas e legge regionale 25 del 1993. Per altre 113 opere, che non hanno ancora ricevuto la copertura finanziaria, si pensa che la progettazione cantierabile possa cadere a cavallo tra quest’anno e il 2014, per altri 879 milioni e 975 mila euro. Le restanti 446 opere sono da avviare al finanziamento entro il 2015 con 2 miliardi, 453 milioni e 650 mila euro. La fetta più grossa di stanziamenti toccherà allo Stato (1,43 mld) e alla Regione (1,39 mld), mentre Ue e Provincia investiranno rispettivamente 211 e 42 milioni. Gli interventi cassati rispetto al precedente programma sono 155, quelli nuovi 168.
Tra le nuove e più consistenti opere inserite nella lista ci sono la realizzazione del collettore fognario delle acque nere nella zona sud-orientale (affidata all’Amap, costerà 10 milioni) e l’adeguamento e potenziamento degli impianti di depurazione di Acqua dei Corsari (26,4 mln) e di Fondo Verde Giardini, nel quartiere Zen (18 mln), che include anche gli scarichi mediante condotta sottomarina. Per le tre opere non c’è ancora copertura finanziaria e l’anno di scadenza è fissato nel 2015. I lavori a Fondo Verde Giardini rientrano tra l’altro nel programma Apq “Depurazione delle acque reflue” sottoscritto il 31 gennaio tra i Dicasteri dello Sviluppo Economico, dell’Ambiente e delle Infrastrutture e la Regione Sicilia. L’accordo si è reso necessario dopo che lo scorso luglio l’Italia è incorsa nella procedura di infrazione comunitaria e in una condanna pecuniaria della Corte di Giustizia europea per i mancanti interventi. L’intervento allo Zen è atteso da ben undici anni e cioè da quando, nel 2002, il Ministero dell’Ambiente dichiarò area marina protetta il tratto di mare incluso tra Capo Gallo e Isola delle Femmine.
La partecipata di via Volturno potrebbe essere incaricata di realizzare anche il by pass del nuovo acquedotto di Scillato (6 mln), l’ampliamento della rete di distribuzione e allacci in diversi punti della città e la ristrutturazione del ponte tubo sul fiume Oreto, di condotte e collettori fognari e delle caditoie stradali.
Nell’articolato libro dei desideri dell’Amministrazione c’è una serie di interenti risolutivi per far rinascere gli impianti sportivi in vista della candidatura di Palermo a Capitale europea dello sport 2017. L’intenzione di piazza Pretoria è di trovare entro il 2015 i finanziamenti per lo Stadio delle Palme, il Diamante del baseball, la piscina comunale e il Velodromo Borsellino. Puntano al 2015 anche il parcheggio sotterraneo di piazza Alcide De Gasperi (9,61 mln), il nuovo svincolo per viale Francia (20 mln), e il recupero del verde cittadino al parco della Favorita, a Villa Bonanno, al Giardino Inglese e a Villa Garibaldi. Tra le opere che dovrebbero venire alla luce con un progetto cantierabile entro il 2014, invece, ci sono un nuovo cimitero a Ciaculli, (43, 53 mln), interventi di varia natura a Bellolampo (16,72 mln) e il rilancio dell’adesione al Piano Nazionale Città per l’Albergheria (10 mln): un primo progetto era già stato bocciato a gennaio dalla cabina di regia del Governo.
Sempre nell’arco dei tre anni l’Amministrazione punta a intervenire massicciamente sull’edilizia scolastica adeguando le norme in materia di sicurezza, igiene e agibilità nelle scuole con decine di interventi di manutenzione straordinaria. Entro il 2013 saranno messi a gara gli interventi negli asili nido Papavero, Morvillo e Aquilone (545 mila euro), Santangelo, Topolino e Pellicano (546 mila), e Tom & Jerry (195 mila).
Tra gli altri interventi previsti per quest’anno ci sono inoltre la sistemazione e riqualificazione di un’area a verde a Largo Gibilmanna, a Borgo Nuovo (326 mila euro), e del Giardino della Memoria (273 mila) e il consolidamento sulle pareti rocciose sovrastanti il cimitero di Santa Maria dei Rotoli (8,55 mln).
“Per dieci anni, persino dentro gli uffici comunali, lo hanno definito un “libro dei sogni”, oggi sappiamo che può invece essere un Piano di cose possibili, per la cui realizzazione sarà certamente necessario lavorare e lavorare molto – ha commentato il sindaco di Palermo Leoluca Orlando -, ma sicuramente non più un piano campato in aria, basato più sulle pressioni di singoli soggetti interessati a questa o quell’altra opera, ma piuttosto un piano di cose possibili a servizio dei cittadini e della vivibilità della città”.
“Abbiamo dovuto fare un lavoro estremamente complesso – afferma l’Assessore Bazzi – cui hanno contribuito davvero tutti gli uffici del Comune, tutti gli Assessorati e tutti gli Assessori, coinvolgendo dirigenti e funzionari di tutti i settori e a tutti i livelli. Il piano, che in teoria dovrebbe essere aggiornato ogni anno per essere sempre attuale, era di fatto fermo a 10 anni fa. Negli ultimi anni, infatti si era semplicemente aggiunta ogni anno qualche altra nuova opera da realizzare, senza mai verificarne la reale fattibilità in termini finanziari e materiali. C’erano alcune operare che giacevano nel Piano, indicate come “urgenze” da almeno 6 anni, così come c’erano due o tre progetti diversi da realizzare esattamente sulla stessa area della città, segno che l’elenco era fatto più su sollecitazioni giunte ad hoc, che non sulla base di una reale programmazione”.
“Per realizzare questo piano abbiamo incontrato tutti i Capi Area dei vari settori dell’Amministrazione – commenta la dirigente dell’Area Gestione del Territorio, l’architetto Valentina Vadalà – con una buona volontà che non si era mai vista. La comunicazione è stata importante per mettere a conoscenza tutti i dirigenti di ogni singolo progetto. E ogni assessore ha dato il suo contributo inserendo o cancellando alcune opere. Quest’anno ovviamente abbiamo dato priorità agli interventi che servono per scongiurare le infrazioni comunitarie”.
Intanto, il consigliere comunale Rosario Filoramo, vicepresidente della commissione Urbanistica, solleva alcuni rilievi sulla composizione della lista delle opere pubbliche: “Incredibile, la delibera della Giunta cassa inspiegabilmente alcune opere sulle quali il Consiglio comunale si era espresso favorevolmente nel corso del 2012. Mi riferisco al restauro del’ex convento di San Basilio, finanziato con un mutuo di 4,98 milioni di euro, del restauro e della messa in sicurezza delle facciate del Teatro Politeama, per 3,37 milioni, e del completamento del verde attrezzato di via Della Giraffa, a Bonagia, per 700 mila euro. Ritengo fondamentale recuperare queste tre opere, che sono fornite di tutti i requisiti tecnici per essere inserite nell’elenco annuale e quindi rese cantierabili nel corso del 2013”.
“Il programma proposto dalla Giunta non è un atto assoluto – chiarisce il presidente della commissione Urbanistica, Alberto Mangano –. Se ci sono cose da emendare, correggere o integrare sarà compito della commissione assegnare la giusta priorità alle varie opere. Appena la proposta arriverà in Consiglio sarà nostra cura lavorare su questo atto di importanza fondamentale”.
La Giunta ha anche trasformato in atto deliberativo alcune delle decisioni politiche già annunciate nei giorni scorsi: esce dal Piano, per esempio, l’ipotesi dello scarico nel mare di Sferracavallo, così come escono le diverse proposte di realizzazione di tre blocchi di edilizia per i Rom, Alcune voci che erano prima indicate in modo tanto generico da renderle inutili (una per tutte “manutenzioni edifici scolastici”) vengono sostituite da voci specifiche, con elenchi puntuali di interventi, con indicazioni di spesa e fonti di finanziamento. Altri elenchi di opere, vengono invece inseriti, ma in quadro di sviluppo urbano basato su una progettualità nuova, condivisa con e partecipata dai cittadini e dalle Circoscrizioni, come nel caso dei tanti progetti di intervento che erano prima, in modo del tutto disomogeneo e confuso, destinati alla costa sud della città.
“In questo modo – riprende l’assessore Bazzi – ogni opera risponderà ad una logica ben precisa. In questo modo, per altro, saranno anche più facile l’individuazione dei fondi ed il reperimento dei finanziamenti, perché le opere e gli interventi non appariranno come “cattedrali nel deserto” quanto piuttosto come opere di sistema, legate al territorio e alle sue esigenze”.