PALERMO – Il gip Lorenzo Matassa ha archiviato l’inchiesta aperta dopo la denuncia della sorella ottantaseienne della bambina mummificata, i cui resti sono custoditi nelle catacombe dei Cappuccini, a Palermo, visitate ogni anno da migliaia di turisti. La donna, Rosalia Lombardo, che ha lo stesso nome della piccola morta a 2 anni, nel 1920, aveva accusato gli studiosi di avere deteriorato la salma imbalsamata conosciuta come la “Bella addormentata”. Ad alterare i resti, conservati dall’imbalsamatore Alfredo Salafia, sarebbero stati -secondo l’anziana- alcuni studiosi di un istituto di Bolzano, l’Eurac. Rosalia Lombardo sostenne anche di essere stata ingannata: gli esperti non l’avrebbero avvertita delle possibili conseguenze dell’intervento urgente effettuato per mantenere inalterata nel tempo la mummia di Rosalia e le altre, custodite nelle catacombe. La Procura chiese l’archiviazione della inchiesta, ma l’anziana fece opposizione.
Il gip Lorenzo Matassa ha archiviato l'inchiesta aperta dopo la denuncia della sorella ottantaseienne della piccola Rosalia Lombardo, i cui resti, custoditi nelle catacombe, sono oggetto di visitate ogni anno da migliaia di turisti.
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