Emergenza sanitaria a New York dove un focolaio di legionella sta mettendo in allerta la popolazione e le autorità sanitarie.
L’epidemia, concentrata nella zona di Harlem, ha causato finora tre decessi e più di settanta infezioni accertate, stando agli ultimi aggiornamenti diffusi dai dipartimenti di salute pubblica.
Le indagini condotte a partire dal 25 luglio 2025 hanno permesso di risalire alla causa dell’infezione: il batterio è stato rilevato nei sistemi idrici e nelle torri di raffreddamento di diversi edifici.
Si tratta di strutture spesso impiegate per regolare la temperatura interna degli stabili che, se non adeguatamente mantenute, possono trasformarsi in veri e propri incubatori per la proliferazione della legionella.
Cos’è la malattia del legionario
Il patogeno responsabile dell’emergenza provoca una grave forma di polmonite, nota come legionellosi o malattia del legionario e potenzialmente letale, che si contrae respirando microscopiche gocce d’acqua contaminate.
Nonostante non si trasmetta da persona a persona, la legionella trova terreno fertile in ambienti umidi e poco igienizzati, come vecchie condutture, impianti di climatizzazione non puliti e fontane decorative.

Allarme legionella a New York, chi è più vulnerabile
Le autorità sanitarie rassicurano sul fatto che il rischio di infezione è basso per la popolazione sotto i 50 anni. Tuttavia, il pericolo cresce in maniera considerevole per anziani, fumatori e soggetti con difese immunitarie compromesse.
Le persone che vivono o lavorano nell’area coinvolta devono restare vigili rispetto a sintomi quali febbre alta, tosse persistente, dolori muscolari, stanchezza anomala e difficoltà a respirare. In presenza di questi segnali, i medici raccomandano di non aspettare e richiedere immediata assistenza sanitaria.
Un’infezione nota da decenni
Il termine “legionella” è stato coniato a seguito di un drammatico episodio avvenuto nel 1976 a Filadelfia, durante un raduno della American Legion: oltre duecento partecipanti si ammalarono dopo essere stati contagiati e 34 morirono.
I Centers for Disease Control and Prevention (CDC) identificarono il batterio come responsabile, localizzandolo nei condizionatori dell’albergo che ospitava il congresso.
Oggi, negli Stati Uniti, si segnalano circa 6.000 casi all’anno, di cui tra i 200 e i 700 solo a New York, ma gli esperti avvertono che la reale incidenza potrebbe essere molto più alta. La malattia è infatti spesso sottodiagnosticata, confusa con altre infezioni respiratorie più comuni.
Infrastrutture vecchie, clima che cambia: le concause dell’escalation
Secondo gli specialisti, il progressivo incremento di casi osservato negli ultimi vent’anni sarebbe frutto di una combinazione complessa di fattori.
Tra questi, il deterioramento delle reti idriche, la manutenzione insufficiente degli impianti, gli effetti del cambiamento climatico e una maggiore capacità di identificazione clinica da parte dei servizi sanitari.
Intanto, le autorità stanno eseguendo controlli a tappeto sugli impianti coinvolti, con l’obiettivo di bonificare le strutture contaminate e limitare l’espansione del contagio.
TUTTE LE NOTIZIE DALL’ITALIA E DAL MONDO SU LIVESICILIA

