PALERMO- “Le intercettazioni fatte durante un’altra indagine e le immagini riprese da alcune telecamere ci hanno permesso di individuare due basisti dell’omicidio e l’autore materiale. In un’intercettazione di un’ora prima del delitto si parla dell’effettuazione di un omicidio, degli appostamenti e del garage dove teneva l’auto Fragalà”. Lo ha detto il procuratore aggiunto di Palermo, Maurizio Scalia, parlando dell’arresto di tre presunti assassini dell’avvocato Enzo Fragalà, ucciso nel febbraio 2010.
“Stiamo cercando anche un’altra persona che ha partecipato al delitto – ha spiegato -. Risulta che l’autore materiale è fuggito con un altro che guidava la moto. Inoltre, se è stata un’organizzazione che fa capo a Cosa nostra di sicuro ci sono altre persone dietro”. Per Scalia non si può trascurare la pista mafiosa. “Pochi giorni prima – ha concluso – lui stesso aveva attaccato esponenti del mandamento di Porta nuova. Il gup ha puntato sulle molestie subite da una cliente di Fragalà, ma una pista non esclude l’altra”.
(Fonte ANSA)