PALERMO– C’è di tutto nell’atto di accusa della Corte dei conti che domani chiamerà “alla sbarra” i capigruppo dell’Ars, nessuno escluso, come racconta ‘Repubblica’. Ci sono presunte ‘spese folli’ che hanno attirato l’attenzione dei giudici contabili, spingendoli a un’iniziativa senza precedenti. Nessuno appunto è escluso, anche i grillini finiscono sotto i riflettori di ‘Sprecopoli’. Si parla davvero di sprechi per migliaia di euro. Ci sono le spese elettorali dei grillini, l’auto blu del Pd, il collaboratore del Pdl e la cena Mpa.
Nel mirino dei magistrati contabili sono finiti i soldi del 2013. Si parla, per esempio, dei “superminimi” fino a 1400 euro, garantiti ai dipendenti stabilizzati dei gruppi. Poi, il dettaglio. Per i grillini l’atto d’accusa consiste soprattutto in 8.783 euro del bilancio del gruppo, utilizzati per le Politiche. Al Pdl vengono contestate le spese per il personale e il contratto di un collaboratore di Angelino Alfano. Nel Pd, la questione più rilevante riguarderebbe le spese di trasporto del capogruppo, Baldo Gucciardi, che per i giudici contabili sarebbero già coperte dal capitolo “rimborsi forfettari”. All’Mpa-Pds contestato un conto da novecento euro al ristorante, in cui sarebbe compresa la cena del presidente Crocetta e della sua scorta che – scrivono i giudici – “hanno diritto al rimborso per altra via”.
Si tratta delle spese sostenute dei gruppi nel 2013, che per la prima volta, in base al decreto Monti, devono essere rendicontate dalla Corte dei Conti . La sezione di controllo a fine marzo aveva sollevato delle osservazioni sulle spese di tutti i gruppi (qui l’articolo del 28 marzo su tutte le spese su cui sono satte sollevate obiezioni). I quali hanno avuto un mese per presentare i loro chiarimenti. Ora i giudici vogliono sentire tutti i capigruppo. Se le spiegazioni non risulteranno soddisfacenti, della vicenda potrebbe essere investita la procura della Corte dei conti e solo allora si aprirebbe un procedimento.