"Corsi Oif, tanti tagliati fuori | Questo è un regalo alla mafia" - Live Sicilia

“Corsi Oif, tanti tagliati fuori | Questo è un regalo alla mafia”

La sigla raccoglie un gruppo di enti che si occupa di istruzione e formazione per i giovani: "Oltre 3.500 allievi minori non sono ancora in aula dopo oltre 12 mesi dal naturale avvio delle attività. E i 1.500 operatori non ricevono lo stipendio da uno o due anni".

 

Il sindacato Confap
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Una lettera aperta e inviata anche al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per denunciare i ritardi nell’avvio dei corsi dell’Obbligo formativo destinato a tanti giovani siciliani. Il sindacati Confap, al quale aderiscono gli enti Ciofs-Fp, Cnos-Fap, Cfp S. Giovanni Ap., Endofap, Engim Sicilia lanciano un appello anche al presidente della Regione Crocetta e al parlamento siciliano. Riceviamo pubblichiamo integralmente.

“Abbiamo voluto riproporre alla Vostra lettura parole significative che abbiamo preso dal nuovo Patto per la Scuola, come non essere d’accordo: si parla del futuro del nostro Paese. Si parla di Giovani, Donne e Uomini che credono e sperano in un Futuro migliore, perché non se ne perda nemmeno uno: ne perdantur! Ma come, allora, rispondere alla tragica situazione della Formazione Professionale in Sicilia? I Giovani Siciliani, che hanno scelto i corsi di Istruzione e Formazione Professionale (OIF/IeFP) non hanno la possibilità di vivere come i loro Fratelli Italiani delle altre Regioni, non è permesso loro di iniziare l’anno scolastico come tutti, non è permesso loro di proseguire il corso professionale scelto, non è permesso loro di essere giovani studenti! La Formazione Professionale, quella Buona, che noi di Confap diciamo di rappresentare, a testa alta e con la faccia pulita, ha il Personale che non riceve il giusto compenso del lavoro quotidiano da più di un anno: eppure gli Operatori sono sul loro posto di lavoro.

Ma il Pane serve: il Pane Quotidiano è loro negato! La situazione della Formazione Professionale è tragica, chiediamo a Voi di intervenire e dare una risposta a questa situazione che sicuramente la Gente di Sicilia non merita. Da anni, ormai, questa Associazione chiede a gran voce il rispetto del principio di “pari dignità” tra Istruzione e Formazione Professionale, ormai sancito da tutte le norme di Legge, eppure rimasto inapplicato in Sicilia, sia per gli Allievi, che per gli Operatori, che per gli Enti di Formazione. Ancora una volta, chiediamo certezze! Certezze di programmazione, certezze di gestione, certezze di pagamento.

Oggi 2.500 minori in obbligo di istruzione, iscritti ai percorsi di formazione IeFP per l’anno 2014/2015, non hanno alcuna garanzia in merito alla prosecuzione del loro per loro percorso scolastico, che per tutti inizierà, invece, a breve. Oltre 3.500 allievi minori iscritti alle terze annualità dell’Anno scolastico 2013/2014, non ancora in aula dopo oltre 12 mesi dal naturale avvio delle attività, non possono fruire del loro diritto e di fatto hanno “perduto” un anno della loro vita e si trovano in dispersione scolastica e fuori da ogni circuito didattico, facili prede di tutte le mafie. Oltre 1.500 Operatori, che continuano a garantire il servizio, soffrono per la mancata corresponsione degli emolumenti, con ritardi da 10 a 24 mensilità, tali da aver generato condizioni di emergenza sociale per le famiglie coinvolte. E’ il momento di aiutare a crescere le nuove generazioni! E’ necessario l’intervento di tutti!”.

Il presidente Confap

Don Antonio Teodoro Lucente


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