PALERMO – Un appuntamento con la morte affidato alla scelta di un uomo che vuole farla finita una volta e per tutte, ma che solo per puro caso sceglie la vita, dandosi una seconda possibilità di vita. Il film “Ore Diciotto in punto” del regista palermitano Giuseppe Gigliorosso, sbarca al Pechino International Film Festival nella sezione Panorama che si svolgerà nella capitale cinese dal 16 al 23 aprile. La pellicola, definita come “il caso più clamoroso di produzione italiana indipendente”, è stata girata interamente in Sicilia con cast e troupe siciliani: tra questi gli attori Paride Benassai, Salvo Piparo, Roberta Murgia, Lollo Franco, Gigi Borruso e Valentina Gebbia, che senza alcun finanziamento pubblico e grazie alla compartecipazione dell’intero cast artistico e l’apporto di alcuni sponsor, ha provveduto totalmente alle spese di produzione. Non solo quindi attori, ma unici produttori del film. “Sì perchè la scelta più difficile – dice Gigliorosso – è stata proprio questa. Quando ho deciso di girare un film autoprodotto sapevo già delle grandi difficoltà a cui stavamo andando incontro, ma oggi sono fiero di questa scelta perché abbiamo vinto la sfida e investito bene il nostro tempo”. Selezionato al Taormina Film Festival, “Ore diciotto in punto” ha già vinto il premio per la migliore regia al Festival dell’Arte Cinematografica di Imperia e il premio del pubblico allo Sciacca Film Fest. Ma non solo. Grazie al riconoscimento del Ministero dei Beni Culturali – Direzione Generale Cinema è stato inserito tra i film D’Essai. Il racconto del lungometraggio di Gigliorosso centra il tema del destino manipolato dalle scelte dell’uomo e marcato da una straordinaria sequenza di piccoli miracoli che cambieranno la vita dei protagonisti. Siamo in un ufficio alle porte del tempo, Paride, da tremila anni, ha il compito di traghettare l’anima dei suicidi dal luogo del decesso, fino ad un campo fiorito al di là del quale avranno la loro risposta. L’ultimo appuntamento della giornata, alle diciotto in punto, da qui il titolo del film, è con Nicola, un barbone che ha deciso di farla finita impiccandosi al ramo di un albero. Nel momento in cui scocca l’ora, tuttavia, il trillo di un cellulare smarrito nel parco distrae dal suo intento il ragazzo che, una volta ascoltata la voce di Stella, pensa di avere un nuovo motivo per vivere. Mentre l’ esistenza di Nicola assume pian piano un altro aspetto, Paride continua a seguirlo ‘per contratto’. In lavorazione il prossimo film targato Gigliorosso dal titolo Vicè è vivo, – un progetto al quale credo veramente – conclude il regista – che stavolta però non sarà autoprodotto, anche se ha portato tanta fortuna”.
Il film del regista palermitano Giuseppe Gigliorosso, sbarca al Pechino International Film Festival nella sezione Panorama che si svolgerà nella capitale cinese dal 16 al 23 aprile
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