PALERMO – Nell’estate del giugno 1994 un uomo e una donna salgono a bordo della nave che collega Brindisi alla Grecia. Sono Maria Mesi e, solo sulla carta, Matteo Cracolici.
In realtà l’uomo arrestato oggi per droga aveva prestato il suo documento a Matteo Messina Denaro. Cracolici aveva denunciato lo smarrimento della carta d’identità al commissariato di Brancaccio e poi l’aveva girato al latitante di Castelvetrano.
Cracolici ha vissuto per anni a Bagheria. Nella zona del popoloso centro alle porte di Palermo il capomafia trapanese si è certamente nascosto alla fine degli anni Novanta. Tra Aspra e Bagheria nel 2000 fu ritrovato il covo del boss. O meglio, il nido d’amore che condivideva l’allora trentenne Maria Mesi.