Il candidato dei Siciliani Liberi |La Rosa: "Sono un patriota" - Live Sicilia

Il candidato dei Siciliani Liberi |La Rosa: “Sono un patriota”

Nei programmi del movimento indipendentista l'istituzione di un reddito di cittadinanza.

Elezioni regionali
di
2 min di lettura

PALERMO – “Sono un patriota, per questo mi candido alla presidenza della Regione”: l’avvocato palermitano Roberto La Rosa annuncia così la propria nomina a candidato del movimento indipendentista Siciliani Liberi. Tra i programmi del movimento, esposti in una conferenza stampa, l’istituzione in Sicilia di una Zona economica speciale attraverso cui dare battaglia allo Stato italiano e ottenere l’indipendenza dell’isola.

“L’indipendenza economica è la chiave per l’indipendenza dei siciliani”: per Roberto La Rosa è dai tributi che bisogna partire per mettere in atto il programma dei Siciliani Liberi. “Tutti gli anni ci sono dieci miliardi di euro siciliani che rimangono a Roma sotto forma di tasse – dice La Rosa – e in cambio di questo noi siciliani siamo trattati come sudditi di una colonia”. La chiave per uscire da questo stato è, per La Rosa, l’istituzione in Sicilia di una Zona economica speciale, un’area in cui verrebbero eliminate alcune imposte e verrebbero semplificati i processi burocratici. “La Zes – dice La Rosa – darebbe posti di lavoro e farebbe diventare la Sicilia un’area di sviluppo, non solo un mercato per prodotti creati altrove. I soldi dei siciliani non devono varcare lo Stretto di Messina”.

Fondi, quelli che rimarrebbero in Sicilia, con cui La Rosa progetta di dare un impulso all’economia: “Facendo tornare in Sicilia quei dieci miliardi all’anno potremmo istituire davvero un reddito di cittadinanza per tutti, e con cognizione di causa, perché sappiamo già dove prendere i soldi. Con la disponibilità economica possiamo fare una politica assistenziale e dare vantaggi alle imprese, creando, con il taglio delle tasse, almeno centomila posti di lavoro”. Tra i programmi del candidato a Palazzo d’Orleans anche la difesa del settore agroalimentare siciliano: “Vogliamo un’agricoltura a chilometro zero, non è possibile che consumiamo prodotti fatti altrove e che dobbiamo esportare i nostri”.

“Il progetto dei Siciliani Liberi è alternativo ai partiti italiani”. Massimo Costa, presidente del movimento indipendentista, interviene per spiegare il senso politico della candidatura di La Rosa. “Gli altri partiti, di qualsiasi schieramento, possono essere degli interlocutori nell’Assemblea regionale – dice Costa – ma non possiamo organicamente allearci con esponenti di partiti italiani che per noi rappresentano la conservazione dello status coloniale”. Costa prende le distanze anche dall’altro candidato indipendentista, Franco Busalacchi con i suoi Nuovi Vespri, e dalle formazioni autonomiste: “Dietro il simbolo di Siciliani Liberi c’è un partito, delle persone, mentre Nuovi Vespri è una lista. La Rosa è stato candidato da noi, mentre Busalacchi si è candidato autonomamente, e noi pensiamo che in un ordinamento democratico non si può essere sottoposti a diktat individuali. Riguardo all’autonomismo – conclude Costa – non ci appartiene, e nemmeno le formazioni che si ricordano di essere autonomiste presentando una lista tre mesi prima delle elezioni”.

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI