PALERMO – Giorgio Ciaccio e Claudia La Rocca, due ex deputati regionali del Movimento 5 Stelle, hanno deciso di donare parte del loro Tfr dell’Ars (circa ventimila euro in tutto) in beneficenza: i fondi andranno ad alcune associazioni di Palermo, tra cui la Missione Speranza e carità di Biagio Conte. Una parte delle risorse sarà inoltre versata al fondo di garanzia dedicato all’emergenza abitativa (destinato a supportare donne e famiglie in difficoltà), creato dall’Oratorio salesiano di Santa Chiara; una parte sarà devoluta all’associazione “Ridi che ti passa”, clown in corsia; tra le associazioni che riceveranno la donazione anche quella per le Immunodeficienze Primitive (Spia). “Si può scegliere – scrivono in un post su Facebook – di trascorrere la propria vita per rendere migliore e più bello un pezzo di mondo e cercando di migliorare la qualità della vita di coloro i quali non hanno avuto la nostra stessa fortuna”. Conosciamo bene la nostra città e siamo consapevoli del fatto che le necessità, le emergenze e le persone in difficoltà sono veramente tante, ma ritrovandoci nelle condizioni di dover prendere una decisione, in questa occasione, ormai da semplici cittadini, con l’intento di regalare un po’ di felicità, abbiamo scelto di donare le somme a delle realtà palermitane note per il grande e concreto lavoro svolto per la comunità e per l’importante e indiscusso valore sociale”. La Rocca e Ciaccio, che non si sono ricandidati alle ultime regionali, sono imputati nel processo sulle firme false raccolte dal movimento per le Comunali 2012 a Palermo. I due hanno ammesso i fatti collaborando con i pm.
(ANSA)
*Aggiornamento
“Bravi davvero e coerenti fino in fondo con il loro percorso politico”, commenta Igor Gelarda, consigliere comunale M5s a Palermo . “È bene dimostrare che chi è nel Movimento non lo fa perché cerca un posto di lavoro. Spero che Claudia e Giorgio continuino a dare il loro contributo insieme ai tanti ‘grillini’ che si spendono giornalmente per cambiare l’Italia. Come i tantissimi attivisti in Italia che non aspirano a stipendi e compensi di sorta, come accade in altri partiti. Ma sono solo ricchi di entusiasmo e speranze – prosegue su Facebook -. Mi permetto di bacchettare i maligni che sostengono che questa restituzione possa essere un metodo per ingraziarsi l’opinione pubblica dopo il loro coinvolgimento nella vicenda delle firme false o addirittura in vista di una loro possibile assunzione al gruppo parlamentare Ars del Movimento cinque stelle. Io non posso vantare conoscenze antiche o profonde con i due ex deputati regionali – ancora Gelarda -. Ma per quanto mi sembra di aver capito di loro escludo ogni secondo fine a questa bella azione. E d’altra parte mi sembra impossibile che il gruppo dei nostri portavoce alla Regione, da sempre vigili ai sani principi del Movimento, potrebbero dare ruoli e responsabilità a chi è attualmente imputato in un procedimento penale, seppur lieve, ma relativo ad una vicenda che ha nociuto cosi tanto al Movimento”. Secondo il consigliere comunale M5s “la restituzione della buona uscita è solo un chiaro segnale del fatto che vogliono tornare al loro lavoro e dimostrare che non è nelle loro intenzioni vivere di politica come dovrebbe essere per ogni vero portavoce 5 stelle”.