PALERMO – Nel 2017 in Sicilia gli sfratti sono aumentati del 47,68% rispetto all’anno precedente passando da 2.368 a 3.497, quasi tutti per morosità. I dati, pubblicati dal Ministero dell’Interno e diffusi dal Sunia e dalla Cgil, rivelano anche l’esistenza di 8.187 richieste di esecuzione (flessione del 3,43%) e di sfratti eseguiti, 1.719 (-3,43%). “Anche se l’emergenza sfratti interessa particolarmente le grandi città – scrivono in una nota Mimma Argurio della segreteria regionale Cgil e Giusy Milazzo della segretaria generale del Sunia regionale – in Sicilia anche le città medie come Siracusa e Ragusa presentano dati che denunciano un fenomeno consistente e in alcuni casi in crescita”. Argurio e Milazzo rilevano che “il tema del disagio abitativo si conferma come il problema più grave, dopo quello della mancanza di lavoro, per il nostro territorio”.
“Per questo – sostengono – ribadiamo che non può in nessun caso essere affrontato con una visione emergenziale, occorre al contrario, partendo da un’ analisi seria e approfondita del disagio e del fabbisogno, intervenire per assicurare un finanziamento costante e certo dell’edilizia abitativa pubblica, aumentare la consistenza del patrimonio abitativo sociale a canoni sostenibili anche riqualificando i grandi immobili pubblici degradati, utilizzare in maniera efficace i 4 milioni di euro assegnati in 4 anni alla Sicilia per la morosità incolpevole e per il contributo a sostegno della locazione”.
(ANSA).