Lupo: "Il governo non rispetta l'Ars | No ai tagli a Rei e Comuni virtuosi" - Live Sicilia

Lupo: “Il governo non rispetta l’Ars | No ai tagli a Rei e Comuni virtuosi”

Il capogruppo Pd all'Ars contro i contenuti delle variazioni di bilancio e l'iter seguito dal governo.

LA CONFERENZA STAMPA
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PALERMO – “Il governo ha un modo di procedere inaccettabile. Qui ne va di mezzo la credibilità dell’Ars, del parlamento siciliano. È in atto, infatti, un attacco alle prerogative dell’Assemblea regionale siciliana. Le leggi vanno applicate; il governo regionale, invece, non le attua con un comportamento omissivo inaccettabile”. Così, in un incontro con la stampa, Giuseppe Lupo, capogruppo del Partito democratico all’Ars, ha bocciato sia il metodo che il contenuto del disegno di legge per le variazioni di bilancio. “Anche nella presentazione degli emendamenti per correre al riparo ripristinando il fondo per la disabilità – ha spiegato il dem – il governo ha oltraggiato questo parlamento portando l’emendamento direttamente in commissione Bilancio senza il passaggio nelle commissioni di merito (al Lavoro e alla Sanità, n.d.r.) per il relativo parere”.

Il capogruppo dei democratici all’Ars, da solo in conferenza stampa, ha aspramente criticato anche il contenuto delle disposizioni all’esame di Palazzo d’Orleans, a partire dalla soppressione della compartecipazione regionale al fondo per il Rei. “Nella finanziaria per il 2018 – ha raccontato – avevamo destinato al Reddito per l’inclusione sociale 5 milioni in più rispetto ai fondi statali. Il governo regionale non solo non ha attuato la norma ma addirittura ora propone la sua soppressione. Qui – ha continuato – non solo perché non sono state erogate le risorse alle famiglie povere ma anche perché si vuole totalmente abrogare la norma”.

Per Giuseppe Lupo, poi, non sono accettabili i tagli ai lavoratori delle Ipab, e il taglio per le risorse ai Comuni sia per le consulte giovanili che per i primi rispetto alle performance della raccolta differenziata. “Questo – ha detto – è un governo schizofrenico. Nella finanziaria avevamo destinato più di 5 milioni ai Comuni siciliani che avevano raggiunto il 65 % della differenziata. Ora il governo propone di fare un passo indietro. Così, però, viene meno il rispetto dell’affidamento che i Comuni hanno fatto alla Regione. È inoltre intollerabile – ha poi aggiunto – che gli organi di competenza non abbiano fatto quanto di loro competenza per certificare le percentuali di differenziata dei singoli comuni: le somme andranno certamente in disimpegno”.

Il tema delle risorse destinate ai comuni è centrale. “Ieri pomeriggio – ha raccontato il dem – in commissione Bilancio abbiamo chiesto all’assessore all’Economia di dirci quante risorse potevano essere messe a disposizione dei Comuni in crisi e ci siamo sentiti rispondere che in quel momento il governo non era in grado di dirlo ma che lo sarebbe stato entro l’inizio della seduta d’aula. Queste risposte – ha concluso Lupo – sono inaccettabili”. Per il capogruppo Pd è giusto andare incontro alle esigenze del Comune di Catania ma “non possiamo – così ha specificato – dividere i cittadini in classi. Tutti hanno eguali diritti e quindi se bisogna andare incontro ai Comuni in condizione di difficoltà finanziaria bisogna farlo con equità: si costituisce un fondo e poi lo si spartisce”.

Nell’incontro con la stampa poi, Giuseppe Lupo parla di altre questioni aperte e all’esame dei deputati. “Noi siamo sempre pronti a collaborare per l’approvazione delle riforme e devo evidenziare che ci son altri ddl che giacciono nelle commissioni. Per questo chiediamo a Miccichè di mettere all’ordine del giorno questi temi. È, però, grave – ha sottolineato – che dopo aver esaminato la riforma per la nascita dell’Agenzia della casa e il superamento degli Iacp, in prima commissione ci ritroviamo a discutere le nomine del governo proprio dei presidenti degli Istituti autonomi per le case popolari, che dovremmo chiudere”.

Infine, c’è anche tempo per commentare l’ipotesi del contratto di governo a firma Cancelleri-Musumeci: “Il comportamento in commissione del Movimento Cinque stelle in questi giorni non mi dà occasione di credere che questa ipotesi sia fondata. E d’altronde i comportamenti del governo regionale rendono del tutto impraticabile la via del mini-contratto. Questa – ha però rassicurato Lupo – ipotesi, di certo, non ci vede coinvolti”.

A margine della conferenza stampa del Pd sulla manovra di variazione di bilancio in esame all’Ars interviene anche il presidente della commissione Cultura, formazione e lavoro Luca Sammartino. “ La scura del governo regionale si è abbattuta in maniera gravissima sulle norme di sostegno ai siciliani più deboli, da quelli in povertà assoluta alle donne vittima di violenza. Un operazione non casuale – aggiunge il deputato del Partito democratico – se si pensa che il fondo di 200 mila euro destinato  ai trasferimenti ai Comuni per il finanziamento dei centri antiviolenza e delle case di accoglienza non è mai stato attivato e ora viene decurtato  togliendo ogni possibilità di intervento in un settore estremamente delicato. Non è accettabile – conclude Sammartino – che il governo regionale  decida pretestuosamente di non applicare norme approvate dal Parlamento regionale per procedere poi al decurtamento o alla cancellazione dei capitoli rimasti inattivi”.


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