PALERMO – Hanno pagato le sanzioni pecuniarie con i soldi della Rap. Scatta il sequestro per l’ex presidente Roberto Dolce, dirigenti e componenti del Collegio sindacale. Son tutti indagati per peculato. Con il sequestro preventivo, chiesto dalla Procura, il giudice per le indagini preliminari Roberto Riggio blocca in totale 57 mila euro.
La parte più consistente del danno viene contestata, oltre che a Dolce, a Massimo Collesano (dirigente dell’area Finanze) e Larissa Calì (delegato per la sicurezza). Di minore entità i sequestri per Fabrizio Leone, Giosuè Miceli, Aurelio Rizzuto, Roberto Scardino, Sergio Vizzini, Loredana Giuliano.
Erano i carabinieri del Gruppo per la Tutela del Lavoro nel 2016 a rilevare in un cantiere in corso Vittorio Emanuele e all’autoparco Rap di via Partanna Mondello alcune violazioni in materia di tutela dell’ambiente e sicurezza sul lavoro. Da qui le contravvenzioni elevate agli indagati. La legge prevede che i reati si estinguano pagando una sanzione. Solo che, così sostengono i pubblici ministeri coordinati dal procuratore aggiunto Sergio Demontis, il collegio sindacale li avrebbe autorizzati a prelevare i soldi dalle casse della Rap, i cui bilanci erano e sono in rosso.