PALERMO – Fabio Damiani e Salvatore Manganaro si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. L’interrogatorio di garanzia si è svolto davanti al giudice per le indagini preliminari Claudia Rosini, alla presenza dei pubblici ministeri Giovanni Antoci e Giacomo Brandini e degli avvocati Ninni e Giuseppe Reina, Fabrizio Biondo e Daniele Zummo.
Il manager dell’Asp di Trapani, già al vertice della Centrale unica di committenza degli appalti, e il suo presunto faccendiere sono gli unici in carcere dopo il blitz che ha travolto la sanità siciliana. Gli viene contestato un vorticoso giro di corruzione. (leggi: l’archivio segreto delle tangenti).
Gli altri indagati, a partire dall’ex manager dell’Asp di Palermo e responsabile della canina di regia anti Covid 19 della Regione siciliana, Antonio Candela si trovano ai domiciliari.