Mago Merlino l’aveva detto. La maledizione degli uomini è che essi dimenticano. Per Raffaele Lombardo, che di un mago antico ha la stessa aura bonariamente sulfurea, potrebbe essere una benedizione. Ricordate i no del Pd? Ricordate Le barricate innalzate al congresso contro ogni possibile inciucio, “perché Lombardo e Cuffaro sono la stessa cosa”? Bene, non è scritto su nessuna tavola dei comandamenti che sia davvero e per sempre così. Radio-Palazzo si sintonizza su altre frequenze. Lombardo – durante la cena con D’Alema – avrebbe offerto un doppio patto per questa e la prossima legislatura ai democratici. Un’offerta che maturerebbe in concreto una volta preso atto della fine della famosa maggioranza “uscita dalle urne”. Una proposta – questa è la novità – a tutto il Pd, non a una fetta. E già si parla di un “governo di innovazione”.
E Antonello Cracolici, capogruppo pidino all’Ars, dispone: “Il governatore annunci il fallimento del centrodestra in Sicilia. Solo dopo potremo confrontarci”. Non sono braccia tese, ma non è nemmeno la chiusura a doppia mandata del chiavistello. Lo stesso Lupo dice: “Se Lombardo ci chiamerà, parleremo”. Lombardo annuncerà mai la sconfitta del centrodestra? Potrebbe non essere un problema insormontabile per un condottiere che fin qui ha dimostrato una certa vocazione gaudiosa alla spaccatura. Con buona pace di Mago Merlino.
Il nostro carissimo | nemico Raffaele…
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