CATANIA – Cresce il disagio sociale a Catania. Molti i cittadini che non riescono a sbarcare il lunario, senza lavoro e senza alloggio: alcuni di loro si sono presentati stamattina di fronte Palazzo degli Elefanti per chiedere un sostegno concreto al Comune e al sindaco. Tra questi, gli sfollati di via Crispi, rimasti senza casa in seguito al crollo della palazzina che, lo scorso mese di febbraio è costato la vita a due persone.
Si sono presentati al palazzo degli Elefanti con i loro bimbi e il loro carico di problemi: sei nuclei familiari senza casa, senza occupazione, al limite della sopravvivenza. Una richiesta rabbiosa e disperata raccolta dal capo di gabinetto del sindaco Bianco, Beppe Spampinato, che ha assicurato l’intervento dell’amministrazione.
“Sono arrivati diversi nuclei familiari con problemi di casa e lavoro – spiega Spampinato. Alcuni sono quelli che hanno perso l’abitazione dopo l’esplosione e il conseguente crollo del palazzo in via Crispi – racconta ancora – altri hanno una situazione familiare al limite. Abbiamo trovato delle soluzioni tampone – continua – con la dirigente dell’assessorato alla Famiglia e politiche sociali Carmela Campione: ai nuclei familiari ospitati nei B&B, a causa del crollo in via Crispi, abbiamo prorogato la permanenza fino al 21 agosto”.
Più difficile la soluzione, per quanto tampone, per gli altri nuclei familiari per i quali Spampinato si è messo al lavoro. “Stiamo cercando di trovare delle soluzioni” – prosegue il capo di gabinetto. Una coppia con un bimbo di alcuni mesi e un altro in arrivo, ad esempio, vive per strada. A loro troveremo un ricovero immediato in un bed & breakfast. Ci siamo anche aggiornati, con l’assessorato alla famiglia, per una riunione subito dopo ferragosto – conclude – che servirà a monitorare l’esistenza di alloggi popolari da mettere subito a disposizione delle famiglie più disagiate”.