CATANIA. Cgil, Cisl, Uil e Ugl intervengono a tutela della salvaguardia occupazionale che potrebbe venire meno nell’ambito della procedura di cambio d’appalto per i servizi di vigilanza nei locali della Fce. Sarebbero 14 i lavoratori che rischierebbero di non venire assorbiti nell’avvicendamento previsto fra l’Ati uscente (Nuova invincibile, Ancr e Sicilia police”) e la subentrante RTI (Ksm e Sicurtransport). Ecco il testo della nota congiunta:
“Come rappresentanti dei lavoratori di questa categoria, che sta vivendo un difficile momento, ci batteremo fino alla fine per difendere l’integrità dei livelli occupazionali nell’ambito dell’appalto di vigilanza nei locali della Fce senza scendere a compromessi – affermano i segretari provinciali Giuseppe Grillo, Rita Ponzo, Giovanni Casa e Giovanni Vitale. Non c’è nessun placet da parte nostra rispetto ai licenziamenti e ci dispiace dover venire a conoscenza di palesi distorsioni della realtà, quando al contrario continuiamo ad essere i primi a denunciare le gravi condizioni in cui sta versando il settore della vigilanza privata.” Ad affermarlo sono i segretari provinciali di Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Catania e Ugl Sicurezza civile, che da oltre due mesi stanno lottando per sventare il licenziamento delle guardie giurate ancora oggi impiegate nel servizio di vigilanza armata, videosorveglianza e prevenzione degli atti vandalici in alcuni siti aziendali della Ferrovia Circumetnea di Catania.
“Ad essere coinvolti nella vicenda del cambio d’appalto sono 14 lavoratori che stanno ancora lavorando per conto dell’associazione temporanea di imprese uscente “Nuova invincibile” – “Ancr” – “Sicilia police” e continueranno ad operare finchè non sarà risolta la vertenza con l’ingresso della rete temporanea di imprese “Ksm” – “Sicurtransport”. Il cambio, infatti, non si è ancora concluso perchè le organizzazioni sindacali in maniera unanime hanno chiesto e ribadito in più di una occasione la tutela del livello occupazionale dei posti di lavoro oggetto proprio del passaggio dall’attuale soggetto, che ha incarico l’affidamento, al nuovo affidatario. Una procedura che ha inizio il 18 ottobre con la dichiarazione, in sede aziendale, da parte dell’Ati uscente di non poter assorbire i lavoratori per cui l’unica soluzione rimaneva il passaggio obbligato alla Rti subentrante. Una situazione che ha messo subito in allarme le sigle sindacali, presenti al tavolo di concertazione, che hanno espresso forte preoccupazione con una nota inviata il giorno successivo all’incontro ed indirizzata, tra gli altri, alla Prefettura di Catania ed all’Anac”.
“Successivamente il 26 ottobre, in occasione di un nuovo incontro all’ufficio provinciale del lavoro, “Ksm” – “Sicurtransport” comunicavano di non poter provvedere all’assunzione dei 14 dipendenti a causa del pesante esubero di personale dovuto alla perdita di appalti in altre provincie siciliani. E’ proprio questo il nodo della questione che è stata dibattuta lo scorso 14 dicembre in Prefettura, dove il rappresentante dell’ufficio di governo ha sottolineato come gli esuberi dichiarati in relazione ad altre provincie non hanno incidenza sulla provincia di Catania, dove quindi si può procedere al cambio d’appalto. Per questo motivo è stata stabilita una nuova convocazione per il prossimo 22 dicembre. Dunque, mentre le guardie giurate armate continuano a prestare regolarmente servizio nei siti della Ferrovia Circumetnea, la vertenza rimane ancora tutta aperta”.