CATANIA – Alberghi, concessionarie d’auto, usura, estorsione e droga. Il pentito Giuseppe Laudani svela i segreti del tesoro della “famiglia” e il ruolo di Maria Scuderi, detta “Zia Mariella”, la donna boss che “gestiva tutto”. Il mensile “S” in edicola da oggi a Catania, o acquistabile online QUI dedica uno speciale ai segreti dei verbali di Laudani.
“Questa è la cosa bella che ora le racconto, dottoressa. Perché mia zia, come le ho accennato poco fa, nella famiglia Laudani è un personaggio apicale…”. Fiumi di denaro sporco che finivano tutti inderogabilmente nelle mani di Maria Scuderi, detta “zia Mariella”: era lei la custode dell’enorme tesoro messo in piedi dal potente clan mafioso dei Laudani. Mariella Scuderi è moglie del defunto Santo Laudani, madre di Sebastiano Laudani (Ianu u nicu) e di Santo Orazio Laudani. Nuora e braccio fidato del patriarca, già detenuto, Sebastiano Laudani (cl 1926), lo spietato boss facente capo all’omonima associazione mafiosa, detta i “mussi i ficurinia”. Da quest’ultimo, la donna prendeva direttive, tramite lettere, relativamente alla gestione degli affari e all’amministrazione del denaro. Fatti di cui sono pienamente convinti i giudici. Un ruolo di rilievo assunto dalla donna all’interno dell’organizzazione criminale finita al centro della mega retata dei Carabinieri del 10 febbraio scorso. Un’operazione imponente, denominata Vicerè, che ha azzerato vertici della cosca portando dietro le sbarre 109 indagati.
Secondo il quadro emerso dalle rivelazioni del pentito eccellente, Giuseppe Laudani e dalle ulteriori attività investigative condotte dalla procura, infatti, Maria Scuderi sarebbe stata la donna boss fra le tre a capo di una delle cosce più sanguinarie e pericolose operanti alle falde dell’Etna. E’ proprio Giuseppe Laudani (cl 1982), nipote prediletto della Scuderi, quello cresciuto in casa sua come un figlio e di cui si fidava per portare avanti gli affari, a collaborare con la giustizia, svelando agli inquirenti tutti i segreti dell’impero amministrato dalla zia.
Tutti i verbali del pentito Laudani sono contenuti nel mensile “S” in edicola da oggi a Catania o acquistabile online.