CATANIA – Un esercito di Vigili urbani munito di penna e taccuino per elevare verbali. Succede in via Etnea dove, in seguito a un’ordinanza dello scorso 17 dicembre gli operatori commerciali non professionali – noti come gli artigiani dell’ingegno poiché operano senza partita Iva e vendono prodotto realizzati da loro stessi – non possono più montare i propri banchetti. Pena verbale di 50 euro. Poco importa se poi questi lavoratori possiedono le autocertificazioni per vendere per strada. “Non ne sapevamo nulla” – affermano gli interessati”; molti di loro, inoltre, hanno affittato casa nel periodo delle festività natalizie con l’intenzione di lavorare intensamente nel periodo più favorevole dell’anno.
Sembra importi altro all’amministrazione comunale. Sembra che il “decoro”, almeno in apparenza, sia l’elemento principale da perseguire, almeno nel periodo in cui la città si dovrebbe riempire di turisti. L’ordinanza – che molti degli operatori non hanno intenzione di rispettare – è valida infatti fino al 6 Gennaio. “Ci impediscono di lavorare proprio nel periodo migliore – spiega Ivano mentre ci mostra la sua licenza. Io ho firmato il verbale – conclude – e domani sarò di nuovi qui”.
Ma dal Comune spiegano la filosofia alla base del provvedimento. Ad essere autorizzati sono stati gli operatori dell’ingegno costituiti in associazioni e non gli “autonomi” che, nel perido delle Feste, possono operare ma non nelle immediate vicinanze dei mercatini regolarmente autorizzati.
“Dobbiamo tutelare chi è regolare e chi ha pagato – spiega l’assessore alle Attività produttive Angela Mazzola. Non appena finiranno le festività individueremo una zona doce anche gli operatori dell’ingegno potranno lavorare. Tutti devono agire nel rispetto e nell’ordine. Quella che facciamo sarà impopolare ma è fondamentale. per fare ripartire Catania.