L'addio a Mimma, morta folgorata: "Vola via parte del nostro cuore"

L’addio a Mimma, morta folgorata: “Parte del nostro cuore va via con te”

Don Ugo Di Marzo: "Serve verità per ottenere giustizia terrena"

PALERMO – Un fiume di persone ha accompagnato Mimma Faia durante il suo ultimo viaggio. Nel quartiere Roccella è stato il giorno dell’addio alla donna folgorata da una scarica elettrica mentre lavorava in una trattoria in corso dei Mille.

Il triste compleanno

E’ deceduta al Policlinico dopo due mesi di calvario e ieri, 18 dicembre, avrebbe compiuto 39 anni. I figli hanno voluto ricordare la madre festeggiando simbolicamente il suo compleanno: davanti all’abitazione in cui si trovava il feretro, ieri sono stati esplosi i fuochi d’artificio e davanti al portone è stato realizzato un grande cuore con una “M” al centro.

Maglie e striscioni per Mimma

E stamattina, giorno dei funerali, un lungo corteo ha seguito il feretro portato a spalla dai figli e dai familiari fino alla chiesa Maria Santissima delle Grazie. Centinaia di persone hanno voluto salutare per l’ultima volta Mimma, amata da tutti per la sua generosità e il suo spirito di sacrificio. Gli amici hanno fatto stampare il suo volto sulle t-shirt che hanno indossato.

Rabbia e dolore

Davanti alla chiesa striscioni e cartelloni: “Con te è volato via anche un pezzo del nostro cuore – si legge -. Ma noi continueremo a vivere con gioia, tanto ci incontreremo di nuovo presto”. Rabbia, dolore e incredulità tra i presenti. C’è chi conosceva Mimma dall’adolescenza, chi aveva condiviso con lei il lavoro o momenti di pura spensieratezza.

Don Ugo Di Marzo: “Chiediamo la verità”

A celebrare i funerali, don Ugo Di Marzo, che nelle scorse settimane aveva invitato tutti a pregare per la donna che stava lottando per la vita nel reparto di terapia intensiva. “Mimma era una donna umile, ma con un grande orgoglio da lavoratrice – ha detto -. Non si tirava mai indietro di fronte alle sue responsabilità, ha cresciuto tre figli da sola e non faceva mancare a loro niente”.

“Quello che le è successo – ha proseguito – nasce invece dall’irresponsabilità di altre persone, per questo è necessario chiedere con forza la verità, per fare in modo che casi simili non si ripetano e che Mimma abbia giustizia terrena”.

Palloncini e applausi

Il feretro ha poi lasciato la chiesa tra gli applausi. Le lacrime hanno accompagnato il volo dei palloncini bianchi e i fuochi d’artificio, insieme alla musica che Mimma amava. Sull’incidente che è costato la vita alla donna, sono ancora in corso le indagini. E’ nel frattempo emerso che la trattoria in cui quel giorno stava facendo le pulizie non avrebbe avuto le autorizzazioni per proseguire l’attività. Il Suap non aveva infatti concesso le licenze dopo avere rilevato numerose irregolarità.


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