Oda, piccoli spiragli |dopo l'incontro all'Asp - Live Sicilia

Oda, piccoli spiragli |dopo l’incontro all’Asp

I funzionari dell'Azienda Sanitaria hanno assicurato ai sindacati che il commissario Murè ha firmato un primo mandato che permetterà all'Opera Diocesana Assistenza di pagare una parte degli arretrati. I ritardi riguardano 5 mensilità.

la nota dei sindacati
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CATANIA  – Le segreterie provinciali di Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Fpl hanno manifestato oggi davanti alla sede dell’Asp 3 accanto ai lavoratori dell’Oda. I segretari generali provinciali Gaetano Agliozzo (Fp Cgil), Armando Coco (Fp Cisl) e Stefano Passarello (Uil Fpl) sono stati ricevuti dai vertici amministrativi dell’Azienda sanitaria ai quali hanno espresso la propria preoccupazione per i ritardi con cui l’Oda corrisponde gli stipendi ai lavoratori. A tutt’oggi, infatti, i lavoratori devono ricevere dall’istituto ecclesiastico di assistenza cinque mensilità.

Tali ritardi hanno messo in grave difficoltà le famiglie dei lavoratori, alcune delle quali sono state costrette a chiudere dei mutui contratti con le banche; altre vedono a rischio la possibilità di pagare le locazioni delle proprie abitazioni; a fronte invece del mantenimento del proprio impegno lavorativo nei confronti dell’utenza dell’Oda.

I funzionari dell’Asp hanno comunicato ai rappresentanti dei lavoratori che il commissario dell’azienda Rosalia Murè ha firmato un primo mandato per 1,9 milioni di euro il 14 luglio; entro il 22, dovrà essere firmato un secondo mandato di 900mila euro. Tali somme dovrebbero permettere all’Oda di pagare l’anticipazione del secondo trimestre 2014 e il saldo del primo trimestre entro la fine del mese.

Agliozzo, Coco e Passarello hanno chiesto ai funzionari dell’Asp di farsi portavoce col Commissario, perché la firma dei mandati successivi venga anticipata quanto più possibile, così da evitare l’accumularsi di ulteriori ritardi a cascata nel pagamento delle spettanze ai lavoratori.

“Chiediamo che sia rispettato l’accordo sottoscritto a ottobre in Prefettura – dicono Agliozzo, Coco e Passarello – per avere tempi certi di pagamento delle mensilità ai lavoratori. Abbiamo anche chiesto più volte alla direzione dell’Oda un incontro diretto per stabilire un percorso comune, capire perché si verificano tali ritardi e pianificare con certezza i tempi di pagamento. Se la situazione non troverà uno sbocco, diventa necessario spostare la vertenza in sede regionale e passare a forme di protesta più forti”.


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