E’ notizia ciò che travolge i cuori e rapisce le menti. Noi apriamo, per ora, con la morte di Bin Laden, ucciso da un commando Usa, cui dedichiamo uno speciale in corso d’opera, tradendo la nostra vocazione siciliana. Il leader di Al Qaida è stato “terminato” – secondo ciò che si è appreso – con un colpo di arma da fuoco alla testa, nel corso del blitz di un commando americano, pianificato negli ultimi due mesi, condotto contro quella che era diventata la sua residenza segreta, un condominio fortificato a circa 70 chilometri a nord di Islamabad.
Su Repubblica e su altri quotidiani, è possibile vedere la foto di un viso devastato. E’ cronaca. E forse è giusto non sottrarre il lettore all’orrore che deflagra appena oltre il suo giardinetto. Ma quella foto è un pugno nello stomaco. E’ l’ostensione volontaria del corpo del nemico, reale o artefatto, ucciso. E’ l’esposizione oscena di un cadavere, anche se falso. Cioè, marchiato di falsa identità. Resta lo scempio, resta il significato che si è dato allo scatto: il volto macabro del terrorista ucciso in diffusione globale. Monito e compiacimento. L’indecenza, casomai, raddoppia se stessa con la beffa del fotoshop, al cospetto di un lugubre artifizio, col sangue adulterato del computer.
Il rispetto per gli esseri umani comincia dai loro corpi. Ci sono situazioni in cui gli uomini non possono fare a meno di uccidere altri uomini. Tuttavia, c’è perfino una sobrietà dell’indicibile. La pubblicazione di una foto che immortala una testa palesemente scoppiata, anche se solo verosimile, ci interroga, ci inquieta.
E non è la solita questione di bambini da mandare anzitempo a letto. E’ una storia di adulti. Non è così che si trascina fuori il lettore dal suo giardinetto, portandogli la devastazione a domicilio. Così si ammaestra il pubblico con la ferocia, alzando il livello del disgusto comune e dell’assenza di umanità. Quella foto ci dice che la pietà è morta ancora una volta. Quando muore la pietà, le vittime si moltiplicano. Falsa la foto, vero il contorno? E che importa, alla fine? Qual è la differenza mediatica tra noi e gli sgozzatori in mondovisione?