Che poi, uno pensa: già, ma Enrico Berlinguer come la penserebbe? E come mai uno pensa questo? Forse perché è lecito, in un pomeriggio denso di ordinaria politica siciliana, cercare una boccata d’aria, un buco nel muro, un angolo di finestra aperta. Lecito e consigliabile è il diritto all’aria pura. Del resto, Enrico Berlinguer è un abito che va sempre bene. Si veste di lusso a sinistra, pure in casa dei nipotini del Pd. Lo rimestano in tutte le salse, la questione morale di qui, la questione morale di là… Tavole rotonde interminabili, con dinosauri del secolo scorso. Apparizioni, illusioni, Fate Morgane nel deserto. Perché – digiamolo alla La Russa, compagni – la questione morale non è più seriamente di moda, nemmeno dalle vostre parti. A indossarla per una notte uno fa la sua figura, col suo scintillio effimero. E’ faticosa da portare ogni settimana, come un cilicio.
Livesicilia ha sentito Rosario Crocetta sul governo Lombardo. Antonello Cracolici ci ha risposto con grande cortesia. La questione fondamentale rimane identica, finché i fatti non mutano: d’accordo, il presidente Lombardo avrà ragione nel rivendicare il (fin qui) nulla a cui è approdata la Procura di Catania. Ma le carte bisbigliano altro. Trascrivono eventi, magari penalmente irrilevanti, che lasciano qualche dubbio nelle coscienze ben create. La politica che veglia sulla moralità delle istituzioni e ne è custode, a prescindere dai risvolti penali, non è (era) un caposaldo della sinistra cosiddetta illuminata, tralasciando l’estrema sub-cultura Orlandiana del sospetto? Come la mettiamo?
Al cospetto del dilemma, Crocetta – uomo dai meriti indiscutibili e dalla coscienza adamantina – ha eretto la palizzata di concetti che non abbiamo compreso bene e sarà colpa nostra. Antonello Cracolici si è appellato allo statuto del partito, alle regole per i semplici iscritti. Il Pd provinciale ha ribadito la fiducia al governatore. Al di là di tutto, riteniamo che il presidente della Regione – in quel corpus di regole – meriterebbe un capitolo a parte. Naturalmente, in tanta confusione, uno riflette e si rifà ai padri nobili dei nipotini di oggi. Spontanea la domanda: che ne penserebbe Enrico Berlinguer delle scelte del Pd siciliano?
Non abbiamo risposte certe. C’è, tuttavia, una risposta che potrebbe andare bene, anche se antecedente alla domanda. “La questione morale non si esaurisce nel fatto che, essendoci dei ladri, dei corrotti, dei concussori in alte sfere della politica e dell’amministrazione, bisogna scovarli, bisogna denunciarli e bisogna metterli in galera. La questione morale, nell’Italia d’oggi, fa tutt’uno con l’occupazione dello stato da parte dei partiti governativi e delle loro correnti, fa tutt’uno con la guerra per bande, fa tutt’uno con la concezione della politica e con i metodi di governo di costoro, che vanno semmplicemente abbandonati e superati. Ecco perché dico che la questione morale è il centro del problema italiano”.
Ecco come la pensava Enrico Berlinguer nel 1981. Non abbiamo motivo di credere che abbia cambiato idea, ovunque egli sia.