Cinque minuti di follia | De Zerbi, avvio da incubo - Live Sicilia

Cinque minuti di follia | De Zerbi, avvio da incubo

Al nuovo tecnico il compito di risolvere i problemi evidenziati dal confronto col Napoli. I tifosi disertano il “Barbera”.

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PALERMO – Cinque minuti di follia. Il Palermo paga a caro prezzo l’approccio molle alla gara nei primi istanti della ripresa e viene tramortito da un Napoli attento, quadrato e cinico. La differenza tra le due squadre, che poca certamente non è, consiste anche in questo. I tre punti vanno all’unica contendente che ha cercato sin dall’inizio la vittoria. Dei funambolismi di De Zerbi sinora non si è visto nulla, tuttavia novanta minuti sono troppo pochi per giudicare un allenatore arrivato da una settimana e che in sede di presentazione aveva evidenziato la possibilità di difendersi contro le big del campionato. Il nuovo Palermo deve ancora nascere, possibilmente trovando la giusta collocazione a Diamanti, le cui doti tecniche sono fuori discussione, e inserendo gradualmente Bruno Henrique, il cui esordio è avvenuto a gara compromessa.

Preoccupante, invece, il rendimento della difesa. Appena il Napoli è riuscito a rompere gli argini, la retroguardia ha alzato bandiera bianca. Sin troppo facile per Hamsik e Callejon andare a segno nell’incipit della seconda frazione, da bollino rosso il mancato intervento di Posavec in occasione del tris siglato dallo spagnolo. Non è il caso di addossare la croce al portiere croato, peraltro nel primo tempo decisivo in almeno due circostanze. Giusto concedergli ancora fiducia dopo il buon inizio di stagione. Si è rivelata infelice la scelta di un centrocampo muscolare, con Hiljemark, Gazzi e Jajalo mai in grado di avviare la manovra. Tanta confusione e una resistenza alle giocate partenopee durata lo spazio di un tempo: un passo indietro rispetto a quanto si era visto nelle prime due gare contro Sassuolo e Inter.

Disarmante, infine, si rivela l’incapacità di far male. Le prime tre gare di campionato, con due allenatori diversi, dicono che il Palermo sin qui è stato capace di andare a segno solo su autorete, quale di fatto va considerata quella di Santon sul tiro di Rispoli a San Siro. Reina ha osservato la sfida tra i rosanero e il Napoli da spettatore non pagante, mentre i vari Embalo, Sallai, Nestorovski e Bentivegna, insieme al faro Diamanti, provavano a superare la resistenza opposta dal muro partenopeo. I tifosi non gradiscono e disertano lo stadio: le 10.961 presenze, tra abbonati e paganti, contro una squadra che nella passata stagione si è guadagnata i galloni di vice-campione d’Italia costituiscono un dato che dovrebbe indurre i vertici societari a riflettere. Il Palermo, oramai, è una questione di cuore per pochi intimi.


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