PALERMO- “Sono in colonna a Napoli per imbarcarmi. Arrivo alle sette di domani (lunedì 21 giugno ndr). In settimana incontrerò i dottori che mi hanno salvato. Sono troppo contento, ora scusami che qua è un po’ un casino. Ciao”. Ettore c’è e non era scontato. Lui, travolto dal Covid che l’ha appeso al filo esile della vita, ride a gola piena perché è tornato dal buio ed è in viaggio con tutta la luce dell’estate addosso. Era in coma a Bergamo. Si è risvegliato a Palermo dove è stato salvato. Domani sarà di nuovo a Palermo, in vacanza e per sciogliere un voto di amicizia con medici e infermieri che si sono presi cura di lui all’ospedale Civico.
L’aveva preannunciato con un messaggio, quasi un mese e mezzo fa: “Ciao angeli di Palermo vi porto a conoscenza, sperando non cambi niente riguardo agli spostamenti, che il mio sogno si sta realizzando e il 20 giugno parto da Napoli e arrivo a Palermo”. E poi il suo racconto: “Sono molto emozionato. Mi sono fatto tatuare la Sicilia sul cuore, il mio rapporto con questa terra meravigliosa non è mica uno scherzo”.
Era il marzo del 2020, il signor Ettore Consonni, magazziniere in pensione di sessantadue anni, si ammalò fino al coma. Non c’erano posti nella Lombardia messa tragicamente sottosopra dalla prima ondata: ecco perché fu trasferito, grazie a un volo militare, all’ospedale Civico. E gli dovettero spiegare ogni cosa, lui non si raccapezzava, al risveglio, sentendo parlare con una cadenza siciliana in corsia: “Quando me l’hanno detto credevo che fosse uno scherzo. Avevo promesso di tatuarmi la Sicilia sul cuore e di tornare. Ho mantenuto entrambi i miei propositi”.
E poi ripete, Ettore, che ha un animo di ragazzo e che ama ancora tuffarsi sui prati da preparatore dei portieri dei ragazzi: “Voi siciliani siete speciali, sì speciali”. E ride a piena gola, come un bambino. Perché la sua vita ha parato il Covid, all’ultimo secondo disponibile.
L’ultimo messaggio, prima di salire sulla nave: “Ciao Roberto, grazie per avermi telefonato sono a Napoli e mi sto imbarcando per venire a Palermo a mantenere la mia promessa un saluto a tutti i siciliani medici e infermieri, con affetto. Ettore”.
(nella foto Ettore con la moglie Adele)