Si è concluso, dopo 14 ore di seduta non stop, il Consiglio comunale di Palermo che ha incardinato ma non discusso lo schema di bilancio, per cui da questo momento, essendo scaduto il termine del 30 giugno per l’approvazione del documento economico-finanziario, l’assessorato regionale agli Enti locali potrebbe inviare un commissario ad acta che dovrà stabilire i tempi per l’esame della manovra, pena lo scioglimento dell’assemblea consiliare. Questa mattina Sala delle Lapidi si è svuotata, dopo una non-stop notturna. Nell’ordine: è stata votata la proroga di un mese per il contratto di servizio Gesip (scaduto ieri); è stato approvato il contratto di servizio per Palermo Ambiente. Nello stesso tempo è saltata l’approvazione delle tariffe, viste al rialzo, per impianti sportivi, mense e asili nido. Alla fine è anche iniziata la discussione sul tanto agognato bilancio, che proseguirà a partire da stasera.
La manovra doveva essere approvata entro il 30 giugno, e adesso l’assessorato regionale agli Enti locali potrebbe mandare a Palazzo delle Aquile un commissario ad acta, che dia un termine ultimo per fare approvare il bilancio, pena lo scioglimento del consiglio comunale palermitano. Un’ipotesi che Giulio Tantillo, capogruppo Pdl, non vede nell’immediato, dato che “il percorso del bilancio, prelevato ieri sera, è comunque iniziato”. “Mi auguro che alla fine si possa arrivare ad un’intesa – prosegue Tantillo – Anche andando avanti per quarantotto ore”.
Soddisfatto per il blocco delle tariffe sociali si dice Fabrizio Ferrandelli, capogruppo Idv: “È stato un grande successo”. A questo proposito anche il democratico Davide Farone parla di “vittoria”. “E’ stato azzerato con un emendamento il Cda di Gesip – conclude Faraone -, introducendo la figura dell’amministratore unico e abolendo quella del direttore generale della società, facendo così una notevole economia su costi eminentemente di carattere politico”.
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