Non c’è pace per la Fiat di Termini, dopo l’annuncio della fine della produzione dell’auto e le proteste di ieri. I lavoratori dello stabilimento saranno in cassa integrazione dal 22 luglio al 2 agosto. Lo rendono noto i sindacati, che questa mattina hanno ricevuto la comunicazione dall’azienda. Dal settembre scorso sono cinque i mesi di cassa integrazione nello stabilimento palermitano. Ieri le tute blu avevano proclamato quattro ore di sciopero nei due turni, bloccando in mattinata la linea ferroviaria alla stazione di Fiumetorto e nel pomeriggio la Statale 113. Intanto, arriva la presa di posizione della Regione, al massimi livelli. “Non accettiamo ipotesi di riconversione, che vuol dire chiusura dello stabilimento di Termini Imerese”. Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, oggi a Palermo, al termine di un incontro tra esponenti del governo regionale e sindacati sulla vertenza Fiat.
“Siamo pronti – ha aggiunto Lombardo – a fare la nostra parte. La Fiat troverà un interlocutore che assumerà impegni precisi in funzione delle risorse disponibili, che dovranno essere investite in tempi definiti”.
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