Nei prossimi giorni riprenderanno in tutta Italia le attivita’ universitarie, dopo la pausa estiva e anche l’Ateneo di Catania e’ pronto a ripartire, recependo le nuove disposizioni di legge sulla certificazione verde Covid-19 introdotte dal decreto 111 del 6 agosto. Per garantire un rientro in sicurezza, il decreto dispone infatti che, a partire da mercoledi’ primo settembre, si potra’ accedere alle strutture universitarie (aule didattiche, biblioteche, laboratori, sale studio, sedute di laurea, sedute esami di profitto, dipartimenti, uffici) solo se in possesso di certificazione verde.
Quali saranno le regole
Cio’ vale tanto per il personale universitario – docenti, tecnici, amministrativi – che per gli studenti. Rimangono vigenti, in ogni caso, le misure di prevenzione del contagio (uso obbligatorio della mascherina all’interno dei locali universitari, flussi di ingresso e uscita con percorsi specifici, igienizzazione delle mani, distanziamento) secondo le linee guida di Ateneo. La norma prevede inoltre che l’obbligo di possesso della certificazione verde sia esteso anche al personale delle ditte esterne e degli Enti di ricerca che presta servizio nei locali dell’Universita’ di Catania.
Cosa si rischia
Il mancato rispetto di tali disposizioni da parte del personale universitario verra’ considerato assenza ingiustificata e, a decorrere dal quinto giorno di assenza, il rapporto di lavoro sara’ sospeso, cosi’ come la retribuzione. Fanno eccezione i pazienti esentati dalla campagna vaccinale sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti dalla circolare del ministero della Salute. Il controllo della certificazione verde degli studenti verra’ effettuato a campione, secondo modalita’ che saranno presto precisate.