Un luogo dove le risorse scarseggiano e i rifiuti aumentano, dove il verde scompare e le auto “colonizzano” ogni spazio, dove gli amministratori locali più che governare, litigano. Ammettiamolo, per molti Palermo è così. Eppure la città continua a esercitare il suo fascino e in tanti puntano a sedere sullo scranno più alto di Palazzo delle Aquile. Tra chi non nasconde le proprie ambizioni c’e’ Francesco Musotto, ex presidente della Provincia e attuale capogruppo del Movimento per le autonomie all’Ars. “Mi piacerebbe – dice a LiveSicilia – ho dato pubblicamente la mia disponibilità, ma c’e’ ancora tempo e si dovrebbero verificare tante coincidenze”.
Il mandato di Cammarata scadrà il prossimo anno e “non credo – spiega Musotto – si andrà al voto prima. Non sento l’attuale sindaco da anni, ma da quanto leggo sui giornali prima di andare alle elezioni gli si deve trovare una posizione di prestigio. Forse se si andasse alle urne per le nazionali e lui avesse un posto in Parlamento, allora si potrebbe anticipare il voto per il Comune”. Anche l’ipotesi di una mozione di sfiducia, secondo l’ex presidente della Provincia, “è poco probabile. C’e’ una possibilità su un milione che, se presentata, vada in porto. E’ umano, lo capisco.. . il tacchino non vuole mai anticipare il Natale”.
Poltrona scomoda quella del sindaco, anzi “scomodissima – dice lo stesso Musotto – . Ci sono problemi spaventosi, come quello dei rifiuti, il precariato, ma anche la situazione disastrosa dei servizi e delle aziende municipalizzate. Alla città manca un’anima, un’identità. Peggio di così non potrebbe essere ridotta. Eppure lavorando con umiltà e con una buona classe dirigente si potrebbero dare delle risposte ai cittadini. C’e’ tanta gente valida che deve solo essere messa nella condizione di lavorare”. In un’ipotetica agenda la prima cosa è “una ricognizione della situazione economica e finanziaria della città “. Quella di Musotto suona come una vera e propria dichiarazione d’amore per Palermo: “La conosco bene e anche durante gli anni da europarlamentare, seppure bellissimi, ne ho sentito la mancanza”.
Anche se i tempi non sono maturi per parlare di programma elettorale e alleanze, Musotto lancia l’idea di “un progetto per la città che vada oltre i confini dei partiti e degli schieramenti”. Via libera quindi anche a un’eventuale alleanza con il Pd. “Non ho parlato con altri partiti – chiarisce – ma non pongo limiti. L’importante è avere una buona squadra, persone che vogliano lavorare per il bene della città e non per ambizione personale”. “Ho sessantatre anni – continua Musotto – sono il parlamentare regionale più anziano come carriera e nella mia vita ho fatto davvero tante esperienze affrontandole sempre con entusiasmo, passione, umiltà e curiosità”. Stesso approccio che – dice – avrebbe anche da sindaco “per essere davvero al servizio della gente in termini concreti”.
Nessun timore, infine, per gli eventuali “rivali” alle elezioni: “Chi c’è c’è, non mi pongo il problema degli altri candidati. E poi, ripeto, c’e’ ancora tempo…”