A Palermo c'è troppo rumore| La colpa? Quasi tutta del traffico - Live Sicilia

A Palermo c’è troppo rumore| La colpa? Quasi tutta del traffico

La giunta approva il Piano contro l'inquinamento acustico e i primi dati sono incoraggianti.

PALERMO – Combattere l’inquinamento acustico per graziare i timpani dei palermitani, ma soprattutto per evitare l’infrazione dell’Unione europea. La giunta Orlando ha approvato il Piano di azione contro l’inquinamento acustico, elaborato grazie all’Arpa e che adesso sarà trasmesso a Bruxelles: un obbligo per i grandi comuni siciliani, tra cui quello del capoluogo. A differenza del piano di zonizzazione, approvato nel 2016, questo descrive tutte le misure messe in campo per abbattere i rumori troppo forti generati alle infrastrutture viarie, cioè porti, aeroporti, strade e ferrovie. La Regione ha individuato Palermo tra i comuni a cui spetta redigere il piano (oltre a Catania, Messina e Siracusa) e Palazzo delle Aquile ha messo al lavoro i suoi tecnici.

Lo studio descrive le misure già in atto e quelle programmate e quindi presenta per lo più previsioni. L’agglomerato urbano di Palermo, preso in considerazione, comprende anche Bagheria, Monreale, Villabate, Santa Flavia, Ficarazzi e Casteldaccia per un totale di 776 chilometri quadrati e 830 mila abitanti; a conti fatti, il capoluogo da solo copre la maggior parte del territorio e conta la maggior parte degli abitanti. Le mappe elaborate dai tecnici dimostrano che un po’ su tutto il territorio cittadino i rumori sono troppo forti, sforando anche di venti decibel: colpa per lo più del traffico.

Il Comune, dal 2012 al 2017, ha già messo in campo alcune misure: la Ztl, le pedonalizzazioni, le piste ciclabili, le rotatorie che rendono più fluida la circolazione. Interventi efficaci, se si calcola che in via Roma tutti i giorni l’entrata in vigore della Ztl, ossia alle otto del mattino, fa passare le auto da 1.218 l’ora a 716 e i mezzi pesanti si riducono del 40%, mentre sono più numerose le bici (+28%). Il concetto è molto semplice: più persone usano bici, autobus o tram, meno auto ci saranno in circolazione e quindi meno rumore si produrrà. Dal 2018 al 2022 si prevede l’entrata in funzione del passante ferroviario, dell’anello, piste ciclabili fino alla Bandita, la green way fino a Monreale, ma anche il Pon Metro, 122 nuovi autobus, tram, bike e car sharing. Ma il Comune pensa anche a nuovi manti stradali fonoassorbenti, barriere fono isolanti e barriere vegetali, la nascita in futuro della Ztl 2 e più parcheggi.

I risultati, finora, sembrano incoraggianti: il numero di residenti esposti a rumori forti è in calo, così come scuole e ospedali. Non provengono forti rumori dai porticcioli o dalle zone industriali, mentre le Ferrovie si sono attrezzate con un migliaio di barriere antirumore.

 


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