"A sira u tri" nel salone Bellini |Chi c'era al Palazzo degli Elefanti - Live Sicilia

“A sira u tri” nel salone Bellini |Chi c’era al Palazzo degli Elefanti

Tradizionale appuntamento per le autorità della città, ecco chi c'era al Comune ieri sera per guardare i fuochi da una posizione privilegiata, e tessere pubbliche relazioni. (GALLERY) #LiveSAgata

Sant'Agata
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CATANIA – Nei saloni del potere di Palazzo degli Elefanti, in attesa di affacciarsi ai balconi per assistere allo spettacolo dei fuochi della “sira o tri”, giurano in molti che ci fosse già, lì dentro, chi pensava “a quando sarò io ad accogliere gli ospiti con la fascia, e soprattutto a organizzare meglio il catering dei prossimi ricevimenti agatini, perché con i soli dolci, senza nemmeno un arancino, la gente resta delusa”.

Giudizio tranchant, per una sera che solo – o quasi- la presenza dei giovani rampanti di Future Dem (l’associazione politica giovanile del PD), il ventunenne presidente Giulio Del Balzo in trasferta da Gallarate e il catanese doc Giulio Seminara, è riuscita a “svecchiare” e a rendere minimamente dinamica. Perché per il resto, l’atmosfera che si respirava ieri nei numerosissimi capannelli di politici che “facevano gruppo” era fondamentalmente di attesa. Per cosa? Per la data delle prossime elezioni nazionali (incessantemente ricorreva la data del 2017) e ovviamente per il nome del prossimo sindaco di Catania.

E se molti (moltissimi) sostenevano che il vero cavallo vincente della futura corsa a sindaco avesse piacevolmente snobbato l’invito del primo cittadino e se ne fosse rimasto a godersi i fuochi per i fatti propri, dal canto suo il sindaco Bianco – con l’immancabile Amanda Succi al fianco – ostentava la consueta sicurezza, nonostante al mattino l’applausometro non avesse segnato un’eclatante vittoria, per usare un eufemismo.

Per il resto, c’erano tutti: buona parte del consiglio comunale, il vice sindaco Marco Consoli, gli assessori Valentina Scialfa (con tacco 18 o giù di lì, quasi impossibile da gestire) e Angelo Villari, e ancora tutto il partito democratico etneo, escluso ovviamente Giuseppe Berretta: Valeria Sudano e Luca Sammartino, sempre accanto al professore Massimo Buscema, presidente dell’Ordine dei Medici e alla moglie, la consigliera comunale Ersilia Saverino, il neo assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo, il sindaco di Trecastagni Giovanni Barbagallo, il sindaco di Paternò Mauro Mangano e l’onorevole Gianfranco Vullo.

Per l’area cosiddetta cigiellina, segnalata la presenza del segretario provinciale Giacomo Rota e dell’onorevole Concetta Raia: defilatissimi, molti giurano di non averli nemmeno visti, ma c’erano. Tanti gli esponenti del mondo delle istituzioni: il presidente della Corte dei Conti della regione Sicilia, Maurizio Graffeo, e ancora il presidente del Tribunale di Catania Bruno Di Marco, il procuratore Carmelo Zuccaro e il magistrato Elvira Tafuri. L’avvocato Dario Seminara, con la moglie Giusi al fianco, il direttore del Cannizzaro Angelo Pellicanò con la consorte Maria Concetta e l’avvocato Alberto Giaconia spiccavano per l’eleganza sobria e per la consueta autoironia.

Pochi – e in pieno understatement – i giornalisti: avvistati Antonella Gurrieri, Antonello Carbone e Guglielmo Troina, rigorosamente senza microfoni (ah, erano proibite anche le foto. Perché? Non è dato sapere). I portavoce del sindaco? Non pervenuti. Continuando con l’excursus su presenti e assenti: assente giustificata Michela Giuffirida (“é a Bruxelles”), presente Francesca Lo Bello (ma senza il marito Ivan), assente Mario Ciancio, così come il figlio Domenico. Presente il comandante della base di Fontanarossa, il capitano di vascello Alfio Distefano, così come i comandanti dei Carabinieri e della Guardia di finanza, e ”tutta Sigonella e tutta Maristaeli”.

Totalmente assente il mondo della cultura e dell’intellighenzia, fatto emblematico e più volte sottolineato dagli invitati: ma non stupisce. Per quanto riguarda manager e imprenditori: basta il nome di Andrea Cuomo, potentissimo Chairman di 3Sun. Pare, peraltro, che dopo la serata a Palazzo degli Elefanti, il manager abbia cenato con l’imprenditore Nico Torrisi (assente al ricevimento) di cui è grande amico. E a proposito di cene e affini, ricollegandoci all’inizio: per il catering – non apprezzatissimo – solo passito, olivette di s.agata, torroncini e torrone, serviti con qualche giustificabile incertezza dagli allievi dell’istituto alberghiero.

 


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