Abate saluta il suo Trapani: | "Grazie a tutti, vi porterò nel cuore" - Live Sicilia

Abate saluta il suo Trapani: | “Grazie a tutti, vi porterò nel cuore”

L'attaccante lascia i granata dopo quattro stagioni intense e ricche di soddisfazioni. Un ringraziamento speciale per la società, per i tifosi e per Roberto Boscaglia, che lo volle fortemente in Sicilia. Infine, un consiglio per i giovani calciatori.

calcio - serie b
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TRAPANI – Giovanni Abate saluta Trapani e il Trapani, e lo fa in maniera commossa e commovente, senza far mancare nulla di ciò che ha dentro, così com’è accaduto sul campo in questi anni trascorsi in Sicilia. L’attaccante lascia la formazione granata per provare a rilanciare altrove, forse a Brescia, la propria carriera. Ma prima di salutare ha voluto lasciare un ultimo, indelebile segno del suo passaggio a Trapani. Una lettera lunga e bellissima, nella quale Abate ha racchiuso i quattro emozionanti anni vissuti tra le fila del club della famiglia Morace: “Grazie!!! Voglio iniziare proprio con questa parola la mia lettera, perché è la cosa che sento di dire a voi tutti Tifosi Granata, ed è la prima cosa che mi viene in mente quando penso a voi. Sono 131 le partite in cui ho avuto il privilegio di indossare la maglia del Trapani (sperando di esserne stato all’altezza): in ognuna di esse, ho dato tutto me stesso, per onorarla, difenderla e, come si suol dire, sudarla. Sono 1460, invece, i giorni che ho trascorso insieme alla mia famiglia in questa città, dove i miei figli sono cresciuti e dove sicuramente passeremo il resto della nostra vita, poiché questo posto è anche casa nostra. Trapani mi ha dato tantissimo: Amore, Passione, Gioia, rapporti umani bellissimi al di fuori dell’ambiente calcistico, che in alcuni casi si sono trasformati in Amicizia Vera. Se dovessi elencare tutti i ricordi o le emozioni che ho nella mia testa, ma soprattutto nel mio cuore, dovrei scrivere un libro, non una lettera”.

“Ma oltre le vittorie e le (poche) sconfitte – prosegue Abate – , il mio ricordo va ad un episodio (fatta eccezione per il 12 maggio del 2013, il Giorno della Storia) che non dimenticherò mai! E’ il 4 settembre del 2011, prima partita di campionato di Prima Divisione, Trapani-Prato, nonché la mia prima con la maglia granata, vinta 2 a 1. Io sbaglio (come al mio solito) diversi gol. A fine partita, però, quando stavamo per andare negli spogliatoi, accade quello che solo la Curva Granata, e nessun altro, sa dare ad una persona(non solo al calciatore, che è sempre in secondo piano). Nessuno me ne voglia: ma a loro, ai ragazzi della Curva Granata, devo dire un GRAZIE INFINITO per tutto. Quel giorno mi avete chiamato a gran voce e, appena giunto sotto di voi, mi avete sommerso di applausi ed incoraggiamenti, facendomi capire un concetto semplice: “A noi chi segna non interessa. A noi interessa che dai tutto per questa maglia. Forza, che noi siamo con te!”. E cosi ho fatto per questi 4 anni a Trapani: ho dato TUTTO (e mi sono “mangiato” anche tanti gol). In quel momento, è nato l’amore per questa maglia. Lì, ho capito che mi trovavo in un posto molto Speciale”.

“Ho sempre pensato, e ci speravo – si legge ancora – , che questa sarebbe stata l’ultima squadra della mia carriera, purtroppo cosi non sarà… Ma l’amore per questa maglia non finirà mai!! Grazie a Mister Boscaglia per tutto, per avermi dato la possibilità di far parte di questa famiglia e di giocare e lottare per questa bellissima città, per la maglia granata e per voi Trapanesi… Grazie allo staff tecnico (Ciccio, Marco, Manuele, Massimo, Antonello, Stefano), che mi è stato sempre vicino. Desidero ringraziare i due Capitani che ho avuto a Trapani: Giacomo Filippi e Luca Pagliarulo, che sin dal primo giorno mi hanno fatto comprendere cosa significhi indossare questa maglia e sentirla sulla pelle,,, Grazie a tutti i miei compagni di squadra, con cui ho avuto il piacere di giocare e che mi hanno portato a vincere tanto in questi 4 anni. Grazie a tutta la dirigenza del Trapani Calcio… Grazie alla Famiglia Morace… Grazie a tutte le persone Fondamentali che lavorano per il Trapani: magazzinieri, fisioterapisti, dottori, custodi, a tutti i ragazzi che sono negli uffici. Ogni giorno svolgono un lavoro enorme e importante, quanto quello di noi calciatori. Un Grazie speciale al dottor Mazzarella, la vera bandiera del Trapani. Chiunque volesse capire cosa significhi Amare il Trapani, guardi lui: è l’esempio perfetto! Grazie a tutti i Giornalisti, che mi hanno sempre rispettato come persona e come calciatore… Grazie, Trapanesi! Per avermi sopportato e supportato… Grazie anche alle persone che mi hanno criticato, perché, vi sembrerà strano, ma  mi ha fatto crescere anche questo… Un Grazie anche da parte della mia famiglia, che sin dal primo giorno si è sentita a casa: siete voi, Trapanesi, che l’avete fatta sentire a casa, proteggendo e volendo bene a mia moglie e ai miei figli”.

“Un’ultima cosa la vorrei dire a tutti bambini di Trapani – chiude Abate – : non abbiate paura di sognare di indossare la maglia della vostra città, perché sarebbe bello vedere dei ragazzi trapanesi che giochino per la squadra della propria città. Ho sempre creduto che in una squadra di calcio il Senso di Appartenenza è la vera forza, ed è quello che ti porta a dare sempre il 50% in più. Sognate!!! Non vi dimenticherò MAI,,, Niente e Nessuno potrà mai cancellare dai nostri Cuori granata questi 4 anni meravigliosi! Voglio finire con la parola con cui ho iniziato questa lettera… GRAZIE GRAZIE GRAZIE!!! FORZA TRAPANI (AMORE MIO)!”


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