"Abbiamo già approvato il bilancio" | Commissari fuori tempo massimo - Live Sicilia

“Abbiamo già approvato il bilancio” | Commissari fuori tempo massimo

L'assessore Castronovo ha individuato i funzionari che dovrebbero "obbligare" i Comuni a mettere a posto i conti. Peccato che molti di quegli enti, tra cui Palermo, hanno già deliberato da giorni. Il commissario già nominato, così, non avrà nulla... da commissariare. (nella foto, Palazzo delle Aquile).

Il decreto e le proteste
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PALERMO – Adesso bisognerà solo capire cosa farà, tra Piazza Pretoria e Villa Niscemi, il nuovo commissario ad acta Angelo Sajeva. Mandato dalla Regione per “spingere” il sindaco e il Consiglio comunale di Palermo ad approvare il bilancio. Anche a costo di sostituirsi alla giunta o di sciogliere il consiglio. Peccato, però, che quel bilancio, il bilancio di previsione 2014 sia stato già approvato. “Già il 13 novembre” spiega il vicesindaco Arcuri. Da venti giorni. Il commissario ad acta nominato dall’assessore Castronovo, insomma, non ha nessun lavoro da svolgere. E come lui, tanti altri.

Il caso palermitano infatti non è il solo. Segnalazioni, dopo l’articolo di Livesicilia che ha raccontato la volontà del governo regionale di commissariare i Comuni in ritardo sull’approvazione dei bilanci di previsione 2014 (prima scadenza al 31 dicembre scorso, via via prorogata fino a settembre), ne sono arrivate diverse. Da Castellammare del golfo, ad esempio, dove il sindaco rende noti data ed estremi del provvedimento: “Il bilancio – dice Nicolò Coppola – è stato approvato con delibera numero 85, del 16 settembre 2014. Relativa comunicazione è stata trasmessa all’assessorato regionale Autonomie Locali, in data 23 settembre 2014 e ricevuta dallo stesso assessorato in data 24 settembre 2014”. E invece, ecco che pochi giorni fa l’assessorato alle Autonomie locali decide di inviare anche lì un commissario: Domenico Mastrolembo Ventura, in questo caso. E segnalazioni simili sono arrivate anche da Monreale, Casteldaccia, Sciacca, Menfi. Solo esempi. Che danno l’idea di come questo mega-commissariamento (224 i Comuni per i quali è stato deciso l’invio dei funzionari-controllori) in molti casi sarà del tutto inutile.

Non è stato possibile avere una spiegazione dell’accaduto né dall’assessore, né dagli uffici del dipartimento, cercati invano da Livesicilia. Resta sullo sfondo il paradosso di tanti commissari “ad acta”, inviati nei comuni quando il motivo stesso per cui sono stati scelti, non esiste più. Il caso più clamoroso, come detto, quello del capolougo. “Il Comune di Palermo – spiega il vicesindaco Emilio Arcuri – ha approvato il bilancio lo scorso 13 novembre. In questa decisione della Regione è evidente che c’è uno scarto tra l’acquisizione delle informazioni, ovvero le approvazioni dei bilanci da parte dei comuni, e la nomina dei commissari. Sarebbe stato meglio, forse – conclude Arcuri – aspettare qualche altro giorno prima di inviare i commissari, acquisendo così le informazioni dettagliate”.

E le lamentele sulla discussa scelta dell’amministrazione sarebbero arrivate anche alla politica. “Abbiamo ricevuto – dichiara il deputato regionale del Movimento cinque stelle Giancarlo Cancelleri – innumerevoli segnalazioni da parte di consiglieri, assessori che ci hanno assicurato che nei loro Comuni i bilanci sono già stati approvati. Mi pare ormai evidente – aggiunge il parlamentare – che ci troviamo di fronte all’ennesima brutta figura del governo, che invia commissari persino dove non c’è nulla da commissariare”.

Sono ben 224 i Comuni “commissariati” dopo i decreti dell’assessore Castronovo. Ogni commissario, per svolgere queste funzioni, avrebbe anche diritto a una indennità (assai misteriosa a dire il vero) e al rimborso spese. Il paradosso nel paradosso? Quei rimborsi e quelle indennità, come si evince dai decreti, sono a carico degli … enti inadempienti. Cioè dei Comuni. Anche quelli, magari, per i quali il commissario non avrà nulla da commissariare.


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