Abramo: "Bianco Pinocchio" |Il candidato presenta "È Catania" - Live Sicilia

Abramo: “Bianco Pinocchio” |Il candidato presenta “È Catania”

Inaugurata la campagna elettorale del movimento civico arancione.

Verso il 10 giugno
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CATANIA – Ha il nasone, Emiliano Abramo. E nel vero senso della parola. Sale sul palco dell’Odeon camuffato così. La scena è tutta per lui. E mentre comincia a leggere un brano dell’opera di Carlo Collodi, sullo sfondo compare una gigantografia di Pinocchio. “Questo non è il paese dei Balocchi”, dice il candidato sindaco di È Catania aprendo ufficialmente la campagna elettorale. Una semplice trovata per affermare che la narrazione prodotta da Enzo Bianco sulla città ha il naso di legno. “Una favola, una balla. E quella favola è alla fine”. Abramo si presenta come assolutamente alternativo ai due blocchi tradizionali, centrodestra e centrosinistra, partendo da una contro-narrazione che passa da un filmato in bianco e nero montato sul tappeto dell’Adagio di Albinoni. Catania e il suo degrado. Le immagini sono quelle del traffico al tondo Gioeni, l’immondizia delle periferie, le grandi incompiute e i ritardi nella consegna dei cantieri per la fibra ottica.

Un momento della Convention.

Dentro e fuori la metafora letteraria, per il candidato sindaco cresciuto tra la Comunità di Sant’Egidio e il volontariato a favore delle cosiddette “periferie esistenziali” più volte evocate da Papa Francesco, quella di Catania è una fiaba ancora tutta da raccontare. “Noi siamo pronti a scrivere l’ultima pagina, quella che finisce con il fissero tutti felici e contenti”. E scatta l’applauso della sala. Stessa cosa avviene quando cita Enrico Berlinguer, “un grande italiano”. Lì applaude soprattutto l’ala più a sinistra del movimento. Già, perché Abramo e i suoi guardano già all’11 giugno, a quando si dovrà dare continuità ad un “processo che mette assieme civici, persone espressione dell’associazionismo, delle professioni, dell’Università”.

Un movimento, dunque. Da declinare esclusivamente in chiave civica e in antitesi con “gli attuali rigurgiti xenofobi che si apprestano a formare il governo”. Si riferisce in particolare alla Lega di Matteo Salvini. La testa però torna sempre a Enzo Bianco e a quel burattino di legno.  “Questa coalizione di centrosinistra – ha detto Abramo parlando ai giornalisti – che si nasconde nel civismo, che presenta gli uomini di tutte le segreterie riconducibili al Pd, mi dà da pensare. Questo non è il mio modo di fare politica. L’ennesimo inganno ai cittadini”. E chiarisce: “Per la verità mi ha chiesto di entrare più volte in coalizione con lui. Non è stato un giorno sì un giorno no, come ha detto lui. Ma ho sempre risposto di no”.

Il finale è da convention. Tutti i candidati e gli assessori designati sono sul palco. “La mia squadra!”. Prima di salire, dà il cinque ad uno ad uno, quasi fosse il commissario tecnico di un progetto pennellato di arancione. “Mi dicono – aggiunge – che la nostra squadra di assessori designati sia la più valida di tutte. Una squadra di servizio e competenze. È Catania è sulla buona strada”. Chiude così. E intanto parte l’ultima clip, “Mi metto nei tuoi panni”: il trailer di questa campagna elettorale.  Un video un po’ Vivaldi, un po’ rock. E un po’ da sorridere.


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