Accorpamento, iter a rilento |Lo Bello: "Verifiche in corso" - Live Sicilia

Accorpamento, iter a rilento |Lo Bello: “Verifiche in corso”

L'assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello fa il punto su tutti gli accorpamenti delle Camere in Sicilia. Su Catania "il commissario avrebbe omesso tre passaggi". La vicenda è stata oggetto anche di un esposto alla Procura che - come atto dovuto - ha avviato un'inchiesta conoscitiva.

CAMERA DI COMMERCIO
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CATANIA – Piazza della Borsa a Catania non sta facendo parlare di sé da circa un mese. La procedura di accorpamento delle Camere di Commercio di Catania, Siracusa e Ragusa affidata, dal Governo nazionale, al commissario unico Alfio Pagliaro avrebbe dovuto essere completata già a fine dicembre. Invece l’iter ha subito un piccolo rallentamento dopo una richiesta di proroga.  L’assessore regionale alle Attività Produttive, Mariella Lo Bello – qualche giorno fa a Catania – fa il punto su tutti gli accorpamenti delle Camere che si stanno attuando in Sicilia. Palermo ed Enna sono quelli più avanti di tutti. Il commissario unico, Genco, ha finito i passaggi di sua competenza da circa due mesi e ha inoltrato tutto all’assessorato il quale, a sua volta, ha già firmato il decreto e sta procedendo all’insediamento del Consiglio. L’nsediamento potrebbe diventare reale entro un mese. “Dipende tutto dalla Finanziaria” – sottolinea la Lo Bello.

La triade Agrigento-Caltanissetta-Trapani sta procedendo, mancherebbe solo una nomina. A Messina sembra invece che la situazione sia da rifare ex novo. L’assessorato ha “revocato in autotutela – aggiunge la Lo Bello – la nomina al commissario straordinario, Di Francesco, perché la norma dice che un pensionato non può farlo per più di un anno. A Messina – spiega –  ricominceremo tutto d’accapo. Non avvalorerò nessuna cosa sia stata fatta finora, pur rimanendo da sola. In più c’è una norma che dice che “tutte le camere di commercio che non sono accorpate devono comunque far insediare i nuovi organismi con i quali si comincia da capo. Quindi per Messina è tutta una partita da giocare. Vanno prima chiusi tutti i contenziosi aperti”.

Resta l’accorpamento del Sud Est. “A Catania-Siracusa-Ragusa il commissario sta procedendo. Ci sono tutta una serie di interventi da fare e sembra – afferma Mariella Lo Bello – che il commissario abbia omesso tre passaggi. Il primo era quello di individuare la categoria dei servizi alle persone. Secondo individuare la tipologia del settore estero. Terzo non aver coinvolto i segretari delle altre due Camere di Ragusa e Siracusa”. L’assessore ha voluto vederci chiaro anche se c’è un commissario unico. “Ho proceduto ugualmente a far fare queste verifiche. Per i servizi alle persone – spiega –  ci è stato detto che non era compreso nelle tipologie nazionali. Sull’estero dicono che non c’erano i numeri per procedere, per il terzo punto gli abbiamo detto di farlo. Quindi sta lavorando e una volta che le carte arriveranno a noi, faremo tutti i controlli necessari. Non le nascondo che ci sono delle segnalazioni, delle note ufficiali insomma. Ho fatto delle riunioni specifiche prima ancora che si avviassero questi problemi su Catania, per dare uno sguardo a tutta la situazione regionale”. In effetti le note ufficiali non mancano. La vicenda dell’accorpamento Catania-Siracusa-Ragusa è al centro di un esposto depositato alla Procura di Catania (LEGGI). La Magistratura, come atto dovuto, ha aperto un’inchiesta conoscitiva.

Sul Sudest resta un’unica grande domanda che si rincorre – pare senza sosta – da maggio 2014. Il vecchio Consiglio Camerale di Catania è o sarebbe stato ancora attivo? Ci riferiamo a quello non insediatosi per via dei 12 dimissionari della cordata di Confcommercio, che sono stati sostituiti entro i termini di tempo previsti, e che però l’assessorato regionale, o il presidente della Regione, non ha fatto insediare. “Assolutamente no. La legge è chiara. In presenza di procedure già avviate – risponde lapidaria la Lo Bello – non si può far insediare il vecchio consiglio”.


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