Accuse e minacce di querela | Guerra in chat tra i Cinquestelle - Live Sicilia

Accuse e minacce di querela | Guerra in chat tra i Cinquestelle

L'ultimo scontro via whatsapp ha visto protagonisti i consiglieri Viviana Lo Monaco e Igor Gelarda

PALERMO – Ancora uno scontro, ancora una chat che tradisce un clima pesante all’interno del Movimento cinque stelle di Palermo. Il battibecco questa volta vede di fronte i consiglieri comunali Viviana Lo Monaco e Igor Gelarda, con la prima che accusa il collega di aver messo su un “castello di bugie ” e il secondo che le promette querela. Un duello che va in scena in una delle tante chat nate prima delle Comunali del 2017 come strumento di coordinamento tra i referenti dei tavoli tematici per la costruzione del programma elettorale: col tempo alcuni iscritti hanno abbandonato la comitiva, lasciando dentro poco più di una decina di iscritti tra consiglieri e attivisti.

È mercoledì sera quando va in onda il secondo tempo di una polemica nata il giorno prima e finita su tutti i giornali: lo scontro tra Gelarda e l’intero gruppo consiliare pentastellato sull’organizzazione di un evento a sostegno del movimento e del capo politico Luigi Di Maio dopo la fase di stallo nella formazione del governo con la Lega a Roma. Da un lato l’iniziativa del poliziotto, da tempo in rotta con il resto del gruppo, dall’altro i colleghi che per la seconda volta nel giro di pochi giorni ne sconfessano pubblicamente l’operato parlando di una inziativa “personale e non concordata”. Lo scontro tra Gelarda e Lo Monaco nasce da un messaggio inviato dal poliziotto che in otto punti ricostruisce a benficio dei presenti nella chat le tappe percorse nell’organizzazione dell’evento, previsto per oggi e poi annullato in virtù della manifestazione nazionale del 2 giugno a Roma.

Gelarda ribadisce di avere chiesto l’ok ad alcuni deputati regionali, tra cui Giancarlo Cancelleri, e individua la causa del malinteso in un “difetto di comunicazione” comunque “chiarito con i deputati nazionali”. Le parole del poliziotto, tuttavia, non vanno giù alla collega che a quel punto invita Gelarda a “smettere di raccontare frottole” bollando le sue parole come un “castello di bugie costruite sul nulla”. Lo scontro, in realtà, non verte sulla veridicità di quanto affermato da Gelarda ma sul metodo adottato: “Perchè non informare i colleghi di Palermo per una manifestazione da organizzare a Palermo?”, chiede Lo Monaco. A questo punto, però, i nervi sono tesissimi e Gelarda spiega di essere “costretto” a querelare la collega “a meno che tu non chieda scusa – scrive rivolgendosi a Lo Monaco – e cerchi di recuperare il tuo equilibrio”.

Difficile capire la reale volontà di andare fino in fondo nello scontro, ma di certo c’è quello andato in scena ieri è l’ultima puntata di una lunga serie fatta di accuse reciproche: veleni e battibecchi che da mesi scorrono nella segretezza, limitata a dire il vero, delle tante chat grilline. Nel settembre del 2017 Livesicilia portò a galla una disputa interna tra le consigliere Giulia Argiroffi e Concetta Amella, nata da un post di quest’ultima sul Piano triennale delle opere pubbliche. Argiroffi, componente della commissione Urbanistica, lamentò il mancato rispetto delle “differenze di ruoli” da parte della collega. Negli ultimi giorni, invece, la contrapposizizone tra Gelarda e il resto del gruppo: prima sulle motivazioni del ‘no’ all’hotspot dello Zen, poi sulla manifestazione di sostegno all’azione di Di Maio. Due episodi in cui il gruppo ha preso le distanze da Gelarda che vive ormai da separato in casa rivendicando però autonomia di azione rispetto ai cinque colleghi di Sala delle Lapidi. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI