CATANIA. La Corte d’assise di Catania ha detto no per la seconda volta alla richiesta di sottoporre a perizia psichiatrica l’assassino di Ada Rotini. Non ci sarà nessun incontro con i periti. Nessuna relazione tecnica sulla sua capacità al momento dei fatti. L’istruttoria del processo a carico dell’ex marito Filippo Asero, anzi, è stata dichiarata formalmente chiusa.
Inizierà il 29 giugno la requisitoria del pm al processo a carico di Asero. Originaria di Noto, Ada fu uccisa barbaramente a Bronte l’8 settembre 2021. Aveva 46 anni. Con l’ex marito era in corso la separazione. Lui però la uccise aggredendola barbaramente. Per farlo approfittò del fatto che la donna era stata costretta ad andare a casa per ritirare degli effetti personali.
Poi, dopo averla pugnalata a morte ripetutamente, tentò invano di uccidersi. I giudici della Corte, presieduta da Sebastiano Mignemi, hanno fissato dunque la data della requisitoria. Poi per la pausa estiva dei processi, dopo le richieste del pubblico ministero, è probabile che si rinvii a settembre.
Un dibattimento, quello a carico di Asero, che ha svelato come quel delitto fu praticamente la cronaca di una morte annunciata. La paura della donna per le aggressioni del marito, si ricorda, era stata segnalata più volte alle autorità. Aveva segnalato di aver subito botte, minacce, insulti e un tentativo di spingerle la testa sott’acqua. La famiglia di Ada, parte civile al processo, è assistita dall’avvocato Giuseppe Cultrera.
In aula come parte civile c’è anche il centro antiviolenza Telefono Rosa di Bronte oltre al Comune di Bronte. Il collegio dei legali di parte civile è composto anche dagli avvocati Samantha Lazzaro, Grazia Maisano, Laura Farkas, Valeria Sicurella e Antonella Cordaro. L’imputato è difeso dall’avvocato Gaetano Schilirò.