Adornato e i circoli liberal| “Paghiamo l'ignavia di Silvio” - Live Sicilia

Adornato e i circoli liberal| “Paghiamo l’ignavia di Silvio”

Ferdinando Adornato

Convention del pensatoio dell'Udc alla presenza dei vertici regionali del partito. D'Alia: “Nessuna paura del Megafono. Via D'Amelio? Evitare polemiche in campagna elettorale”.

Verso le Politiche
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PALERMO – A poche centinaia di metri dal comizio di Silvio Berlusconi sono a convegno i circoli Liberal dell’Udc, riuniti all’hotel Piazza Borsa alla presenza di Ferdinando Adorato. Il direttore del think tank dell’area centrista conclude l’appuntamento dopo gli interventi del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, degli assessori regionali Dario Cartabellotta e Patrizia Valenti, del coordinatore nazionale dei circoli Liberal giovani Riccardo Galioto e del coordinatore regionale dell’Udc Gianpiero D’Alia.

Proveniente dal Pci, transitato da Forza Italia ed infine esponente di primo piano dell’Udc, Ferdinando Adornato è candidato alla Camera in Sicilia occidentale. “Sono legato alla Sicilia – dice –, e mi auguro che Rosario Basile (terzo in lista dietro Adornato, ndr) entri alla Camera”. Parla soprattutto di politica nazionale e punta il dito contro Berlusconi: “Sappiamo quali sono i voti utili e quelli inutili. Votare il Pdl è inutile, la sua è una coalizione fallita. Sono convinto che Dante collocherebbe Berlusconi non tanto nel girone dei lussuriosi, come qualcuno penserebbe, ma in quello degli ignavi. Pur potendo compiere il bene non l’ha fatto”. Adornato parla anche da ex berlusconiano: “Quando qualcuno tradisce la fiducia qui in Sicilia dite che è un quaraquaquà, ebbene Berlusconi è un quaraquaquà”. Commenta poi la promessa di restituire l’Imu: “Stavolta vogliamo prima vedere il cammello e poi dare il voto. Li restituisca prima i soldi dell’Imu agli italiani, tanto può farlo”. Non manca una frecciata rivolta al Pd: “E’ inutile votare pure loro. Si tratta dell’Unione vista fallire negli ultimi vent’anni”. Ai cronisti che gli chiedono se il laboratorio della Regione Sicilia, dove Udc e Pd sono alleati, possa essere un riferimento per la politica nazionale in uno scenario post-elettorale, Adornato risponde prendendo la questione con le pinze. “Il nostro laboratorio – dice – è quello del governo di unità nazionale che ha sostenuto Monti al governo. Anche il governo regionale segue un ragionamento simile, ma nasce dalla rottura del Pd con la sinistra radicale”.

Parla del Megafono di Rosario Crocetta invece Gianpiero D’Alia. “Raccoglierà il consenso legato al carisma di Crocetta – dice –, noi non guardiamo gli altri ma pensiamo a fare una campagna elettorale seria e serena. Paura che ci tolga consensi? Pensiamo a programmare intorno a Mario Monti”. In attesa dell’arrivo di Mario Monti e Pieferdinando Casini, previsti per martedì e mercoledì a Palermo, D’Alia parla della polemica su via D’Amelio. Nel luogo in cui sono stati uccisi Paolo Borsellino e la sua scorta nel 1992 domani Gianfranco Fini terrà un intervento. Il coordinatore regionale dell’Udc stigmatizza: “La legalità è importante manifestarla nella quotidianità dell’impegno politico e sociale. Meglio non fare polemiche in campagna elettorale”.


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