ADRANO (CATANIA) – Uno scontro fatale. In una coincidenza che lascia l’amaro in bocca e che viene ribadita da tutti coloro i quali conoscevano lo sfortunato Stefano Neri. Quella di avere trovato la tragica morte nel giorno del suo compleanno. Diciannove anni compiuti nella giornata di ieri. Trasformatasi d’improvviso in quella più buia e che ha lasciato una ferita profonda nella comunità adranita. Già segnata, di recente, dalla strage dei braccianti avventura sulla strada Ragusana.
L’impatto che non ha lasciato scampo al 19enne è avvenuto lungo via San Leo. Con lui a bordo di uno scooter c’era anche un coetaneo finito in codice rosso prima all’ospedale Maria Santissima Addolorata di Biancavilla e poi trasferito in tarda serata al Cannizzaro di Catania. Le ultime informazioni che trapelano sembrano essere incoraggianti: pur rimanendo in prognosi riservata, non sarebbe in pericolo di morte.
Resta, tuttavia, lo sconcerto per la scomparsa di Stefano. Oggi all’istituto Branchina – la scuola frequentata dal 19enne – lacrime, rabbia e incredulità. Impossibile farsene una ragione.
Il mezzo a due ruote sul quale si trovavano i due ragazzi avrebbe urtato un’altra vettura. Il conducente dell’auto non si sarebbe fermato al momento dell’impatto: si è poi presentato al commissariato adranita.
Quello che resta, è tanto sconforto ed un’altra drammatica croce sull’asfalto delle strade siciliane. Le indagini dell’accaduto per ricostruire l’esatta dinamica dei fatti sono affidate alla Polizia.