SHANDIZ (IRAN) – L’aggressione a due donne senza velo al centro dell’indignazione del Paese. Le telecamere a circuito chiuso di un negozio di alimentari della città di Shandiz, in Iran, hanno ripreso il momento in cui un uomo aggredisce due donne, madre e figlia che non indossano l’hijab e gli versa addosso con veemenza un vasetto di yogurt. Diversamente dal passato però, il proprietario del negozio e un altro cliente si ribellano, cacciando l’aggressore dall’alimentari.
Tutti i protagonisti della vicenda hanno avuto ripercussioni: arrestati l’aggressore per “disturbo all’ordine pubblico” e le due donne per aver mostrato i capelli in pubblico, mentre il negoziante ha ricevuto un ammonimento formale per aver consentito loro l’accesso nonostante non avessero l’hijab.
L’aggressione alle due donne senza velo rimarca il periodo che sta affrontando il Paese e la ribellione delle donne iraniane all’uso del velo obbligatorio. La lotta di una battaglia che ha il fine di ottenere la democrazia in Iran. La cosiddetta polizia morale è scomparsa dalle strade. Ma le autorità stanno usando altri metodi per far rispettare le loro regole contestate. Chiusi diversi negozi per aver consentito l’accesso a donne senza velo, molte ragazze continuano ad essere aggredite verbalmente o arrestate.
Anche la magistratura assume una posizione netta. “Nessuna tolleranza per chi non indossa l’hijab”, ha dichiarato il capo della magistratura, Gholamhossein Mohseni Ajeei, secondo il quale togliere il velo è un’offesa al sistema e ai suoi valori.
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