RIBERA (AGRIGENTO) – Si sono detti esasperati dal mancato avvio alle irrigazioni i produttori agricoli del comprensorio di Ribera che hanno partecipato a una seduta aperta del consiglio comunale convocata dalla presidente Maria Grazia Angileri e dedicata all’emergenza siccità.
“La nostra situazione rispetto allo scorso anno è già peggiorata”, hanno denunciato gli agricoltori.
“Le alte temperature di questi ultimi giorni impongono la necessità immediata di acqua per i campi, non c’è più tempo da perdere, il caldo ha già messo a repentaglio gran parte delle nostre piante, servono almeno tre irrigazioni di soccorso”, ha detto Salvatore Daino, presidente del Consorzio Arancia di Ribera Dop che denuncia già una perdita di produzione compresa tra 15 e 17 milioni di chilogrammi, ossia il 15% della produzione totale.
“In mancanza di novità – ha aggiunto – il futuro stesso del nostro consorzio è a rischio”.
“Non è cambiato niente, fino a oggi abbiamo ricevuto solo promesse, ma niente risultati”, ha sottolineato Leonardo D’Angelo, presidente dell’associazione Liberi agricoltori. Risale allo scorso 15 maggio l’assegnazione ufficiale, da parte dell’Autorità di bacino, dei volumi idrici destinati espressamente alle coltivazioni del comprensorio di Ribera: 1,8 milioni di metri cubi di acqua dalla diga Castello, e ulteriori 1,7 milioni di metri cubi dalla diga Raia di Prizzi. Assegnazione che tiene conto della salvaguardia del fabbisogno dell’acqua per gli usi potabili. “È già passato un mese – ha osservato D’Angelo – ma di acqua non ne abbiamo ancora vista”.
Ai lavori del consiglio comunale hanno preso parte anchei deputati regionali Carmelo Pace e Margherita La Rocca Ruvolo.