Omicidio Angelo Castronovo, svolta nelle indagini: un arresto

Agrigento, l’omicidio di Angelo Castronovo: svolta nelle indagini

Un arresto e numerose perquisizioni. Fu ucciso con 4 colpi di pistola
CARABINIERI
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AGRIGENTO – Svolta, dopo 18 mesi, nelle indagini per l’omicidio di Angelo Castronovo (in foto), un bracciante agricolo di 65 anni ucciso il 31 ottobre del 2022 nelle campagne dell’agrigentino.

Un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e decine di perquisizioni personali e domiciliari sono state eseguite all’alba, fra Palma di Montechiaro e Licata, dai carabinieri del comando provinciale di Agrigento.

Chi è l’arrestato

È Giuseppe Rallo, residente a Licata ma originario di Palma di Montechiaro, l’arrestato dai carabinieri per l’omicidio di Angelo Castronovo. Giuseppe Rallo è il cugino del 39enne Enrico Rallo, ucciso a sua volta il 9 novembre del 2015 nei pressi di un bar.

Fu la prima vittima della faida di Palma di Montechiaro, scoppiata per il furto di alcuni mezzi agricoli. Dell’omicidio era accusato proprio Castronovo, così come di un altro avvenuto il 22 agosto 2017. Per questo venne arrestato il 30 luglio 2020, ma finì a processo però solo per un giro di armi connesso ai delitti. Il gip non ritenne sussistenti gli indizi di colpevolezza a suo carico.

Secondo investigatori e magistrati la faida sarebbe stata innescata dal furto di un trattore. I carabinieri, dopo l’omicidio di Castronovo, ipotizzarono subito un collegamento con gli altri due delitti, ma hanno anche valutato episodi recenti: una estorsione, per una vicenda connessa a un posto di lavoro in un’azienda, da un palmese che abita poco distante dal luogo dell’omicidio.

La ricostruzione  

Il 31 ottobre del 2022 Angelo Castronovo venne ucciso in contrada Cipolla, tra Palma di Montechiaro e Licata. Contro il bracciante agricolo vennero esplosi almeno 4 colpi d’arma da fuoco, uno di questi lo colpì al volto.

Castronovo sarebbe stato raggiunto da un colpo di fucile, caricato a pallettoni, forse mentre era sul camion che stava utilizzando per lavori di movimento terra. Sembrerebbe avesse cercato di scappare, infatti su trovato aperto lo sportello del lato guida del mezzo. Sarebbe stato raggiunto da almeno un altro colpo di fucile e poi finito con un colpo di pistola alla tempia.


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