AGRIGENTO – I precari del Comune di Agrigento non ci stanno al dimezzamento dei contributi agli enti locali in materia di personale e questa mattina sono scesi in piazza Pirandello, alle porte della sede del Comune, per protestare contro i tagli imposti dalla Regione che porterebbero ad una riduzione delle ore di lavoro e di conseguenza ad una riduzione dello stipendio.
A protestare sono i 220 dipendenti precari dell’ente comunale a cui si sono aggiunti i 21 vigili di Agrigento per cui è previsto un taglio da 36 a 18 ore di lavoro. Durante la protesta non sono mancati le grida di ribellione dei lavoratori dell’ente rivolti al Comune. A spiegare i motivi dello sciopero è Giacomo Caruso, coordinatore del CSA di Agrigento: “L’amministrazione ha deciso di decurtare il fondo dei precari del 50%, noi non siamo d’accordo perché significherebbe azzerare il futuro di questo ente, anche se sappiamo che l’amministrazione comunale ha già agito in questa direzione. Il taglio degli stipendi sarà di circa un milione di euro, ciò comporterà uno stipendio bassissimo ma anche numerosi disservizi”. Uno sciopero che ha provocato non pochi disagi alla città in quanto oltre ai vigili urbani, hanno partecipato alla manifestazione anche i dipendenti del parcheggio pluriplano di piazza Sinatra, i lavoratori della piscina comunale di Villaseta e quelli della biblioteca comunale che pertanto rimarrà chiusa.
