Il pomeriggio dell’omicidio di Angelo Santapaola e Nicola Sedici Alfonso FIAMMETTA conversa con donna straniera di origini rumene la quale, immediatamente, passa l’apparato telefonico ad Enzo AIELLO.
AV: AIELLO Vincenzo;
D: donna con accento straniero;
FA: FIAMMETTA Alfonso.
D: … Pronto?!
FA: … pronto?!
D: … Pronto!
FA: … chi è? Pronto?
AV: … pronto?
FA: … Prontooo?
AV: … ouh!
FA: … Ouh, Zio…
AV: … guarda che fai, sai tu qua vicino da te, dove c’è quella casetta in Canada… con la gebbia…
FA: … eh!
AV: … dove abbiamo trascorso delle notti felici…
FA: … dove abbiamo trascorso delle notti felici…
AV: … TU TORNA DOVE CI SIAMO MANGIATI LE PESCHE…
FA: … ah, ah!
AV: … AVVICINA A TIPU DI CUSSA! (dal tono di AIELLO si evince che è piuttosto agitato, ndr)
FA: … aie avvicinari a tipu cussa! Eh, ma io sono fuori adesso! Sono fuori! Ciccio può venire forse…
AV: … ho capito! Ma… (non si registrano altre parole per assenza di campo, ndr) ma… ma che… (non si registrano altre parole per assenza di campo, ndr)
FA: … non l’ho capito… dimmi!
AV: … dove sei?
FA: … sono qua… fuori… eeeee… zona di montagna…
AV: eh, ti saluto, vah!
FA: … va bene?
AV: … ma tu quando puoi essere qua?
FA: … un’oretta e mezza?! O è tardi? Ah?
AV: … pronto? Mi senti?
FA: … pronto! Si!
AV: … fra quanto?
FA: … fra un’oretta e mezza?!
AV: … ASSAI È! (dal tono di AIELLO si evince che è piuttosto agitato, ndr)
FA: … ASSAI È?
AV: … SI! (dal tono di AIELLO si evince che è piuttosto agitato, ndr)
FA: … ho capito! Non ce la faccio a rientrare prima…
AV: … va bene, appena puoi vieni. D’accordo?
FA: … va bene!
AV: … ciao, ciao.
FA: … ciao.