Akragas, Legrottaglie ora rischia | E Tirri ragiona sulle dimissioni - Live Sicilia

Akragas, Legrottaglie ora rischia | E Tirri ragiona sulle dimissioni

Dopo la pesante sconfitta interna contro il Melfi, la dirigenza del Gigante starebbe riflettendo sulla posizione del tecnico pugliese. E l'artefice della campagna acquisti estiva potrebbe decidere di farsi da parte nelle prossime ore.

calcio - lega pro
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AGRIGENTO – Lo strano caso dell’Akragas di Legrottaglie è il film di Natale che tiene banco tra i tifosi agrigentini del Gigante, rassegnati ad una squadra che non ha mai vinto all’Essseneto in questo campionato, cogliendo sei sconfitte consecutive da quando la squadra gioca nel proprio “Tempio”. I biancazzurri, che in trasferta comunque pur giocando meglio, sembrano anche sfortunati, non colgono la vittoria dal 17 ottobre scorso, più di due mesi. La panchina di Legrottaglie è stata confermata più volte dalla dirigenza, ma la sconfitta contro il Melfi, che si aggiunge a quelle contro Lecce e Foggia, lascia strascichi anche dopo i novanta minuti.

Mentre Legrottaglie ha confermato di non avere l’intenzione di dimettersi, non è dello stesso avviso Tirri, l’artefice della composizione della squadra in estate, il quale ha dato la propria possibilità a lasciare l’incarico: “Sono io il responsabile della squadra – ha chiarito l’amministratore delegato e di fatto direttore sportivo – se ho delle colpe mi dimetterò”. Nelle prossime ore previsto quindi un faccia a faccia tra dirigenza, tecnico e staff, per comprendere bene quello che accade ad una squadra sul cui campo vincono tutte le formazioni, tra cui anche Melfi e Martina Franca, squadra in piena zona play out, zona dove si trova adesso anche l’Akragas a pari punti con il Catania (che ha una penalizzazione di 11 punti).

Il mercato di gennaio potrebbe aiutare la formazione che ha delle evidenti defezioni in fase di costruzione di gioco e in attacco dove Madonia e Di Piazza non segnano, mentre a centrocampo il ritiro di Almiron (mai veramente in campo in questa stagione) ha lasciato un buco incolmabile in fase di regia, dove Zibert e Mauri, pur essendo ottimi giocatori, non possono sopperire a una scarsa costruzione di gioco e verticalizzazione della squadra. Discorso a parte la difesa, reparto in forma ma falcidiato da infortuni che hanno costretto il mister a cambiare spesso formazione, inserendo centrocampisti in difesa, come accaduto contro il Melfi.

Gli alibi di Legrottaglie sembrano però finiti ed è possibile che dalla dirigenza biancazzurra arrivi il benservito all’allenatore pugliese, il quale deve dividere le colpe con giocatori non all’altezza, come Madonia (fantasma rispetto allo scorso anno) e altri mai integratisi con la squadra come Di Piazza, oggetto misterioso della formazione. Non segnando, alla lunga si subisce il gol, lo sa bene Legrottaglie che ha cercato nelle ultime giornate di inserire Cristaldi e Savanarola con Leonetti, ottenendo risultati quasi buoni. Il peso della pressione di vincere a tutti i costi è però ormai un macigno che neanche il “gigante Akragas” può sostenere e questo lo si vede ogni partita all’Esseneto, dove, dopo il primo gol degli avversari, la squadra non riesce a riprendersi. Il nuovo anno potrebbe quindi portare un nuovo allenatore così come nuovi giocatori e probabilmente un (nuovo) direttore sportivo, posto oggi ufficialmente vacante. Quello che è certo è che sarà un Natale amaro per l’Akragas.


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