Domani partono i saldi in Sicilia anticipando la fine delle feste e quindi contro la tradizione. Quest’anno le vendite per saldo saranno progressive, prima con riduzioni del 30% poi del 50% e infine anche del 70%. In Sicilia, secondo telefono blu Sos è previsto un giro di spesa di 200 milioni di euro (-20%).
Solo le famiglie di Palermo e Catania ne spenderanno 120 milioni (55 per Catania e 65 per Palermo). Ogni famiglia di Palermo e Catania spenderà presumibilmente almeno 220 euro, nelle altre zone invece una media di 200. Il Codacons – l’associazione che difende i consumatori – rende noto anche quest’anno i consigli basilari per evitare ”fregature” nel periodo dei saldi. ”Conservate sempre lo scontrino: non e’ vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante e’ obbligato a sostituire l’articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. Ma la grande novita’ e’ che non c’e’ piu’ bisogno, come stabilito dall’art. 1495 del cod. civile, di denunziare ‘i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta’. Il decreto legge n. 24/2002 ha stabilito, infatti, che il consumatore deve denunciare ‘al venditore il difetto di conformita’ entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”’.
”Le vendite devono essere realmente di fine stagione: la merce posta in vendita sotto la voce ‘Saldo’ deve essere l’avanzo di quella della stagione che sta finendo e non fondi di magazzino -continua il Codacons-. State alla larga da quei negozi che avevano gli scaffali semivuoti poco prima dei saldi e che poi si sono magicamente riempiti dei piu’ svariati articoli. E’ improbabile, per non dire impossibile, che a fine stagione il negozio sia provvisto, per ogni tipo di prodotto, di tutte le taglie e colori”.