Aligrup, i 27 punti vendita potranno essere ceduti - Live Sicilia

Aligrup, i 27 punti vendita potranno essere ceduti

Boccata d'ossigeno per la vertenza. Il piano di salvataggio del gruppo ha ricevuto il parere positivo dei giudici della sezione fallimentare del Tribunale di Catania. Per chiudere ogni trattativa ci vorranno, però, ancora 60 giorni.

Sentenza del Tribunale
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CATANIA -Arriva il parere positivo dalla sezione fallimentare del tribunale di Catania circa il piano di salvataggio presentato in favore dei punti vendita Aligrup. Secondo quanto riferito dai rappresentanti sindacali, il giudice ha dato il via libera al tanto sperato “concordato preventivo” tra creditori e acquirenti. Oggi, sono state firmate in Tribunale le autorizzazioni circa l’acquisizione di 27 punti vendita: il provvedimento rappresenta una boccata di ossigeno per la trattativa, che per essere operativa dovrà essere chiusa entro e non oltre i 60 giorni.

La società, controllata per il 15%, da un amministratore giudiziario, per le vicende giudiziarie che hanno interessato il suo proprietario, Sebastiano Scuto, il ‘re dei supermercati in Sicilia, evita così il fallimento sollecitato da alcuni creditori.

Una svolta in una lunga vicenda che, però, non è stata accolta favorevolmente da tutti i lavoratori che, stamattina, hanno organizzato un sit in davanti il Palazzo di Giustizia in attesa del parere dei giudici.

Per Carlo Lo Faro, una delle voci della vertenza, con l’accordo di oggi “restano fuori circa 600-700 lavoratori”. “Detta in termini concreti – spiega a LiveSicilia Catania – il supermercato Despar ubicato dentro il parco commerciale delle Zagare, chiuderebbe, come già sta avvenendo per il punto vendita del Centro Sicilia”.

È invece meno pessimista Giuseppe Di Martino, rappresentante della Cisl, che però precisa: “Bisogna stare attenti, l’unica trattativa certa riguarderebbe soltanto cinque punti vendita, sopra i quali ci sarebbe l’interessamento concreto del gruppo Arena. Sugli altri la trattativa è ancora in aria, ma ci sono buoni spiragli di concludere positivamente un accordo per salvare quanti più punti vendita possibili”. Insomma, la sola certezza per i prossimi giorni è che, nei 27 punti vendita “salvi”, i dipendenti torneranno al lavoro.

 

 



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