Allarme dell'Asael sugli enti locali: in pessima salute finanziaria Live Sicilia

Allarme dell’Asael sugli enti locali|”Sono in pessima salute finanziaria”

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    Lo stato di fatto della P.A. Nazionale integrato dalle PP.AA. Regionali, Provinciali e Comunali risultano alquanto inutili e deludenti. Ma la cosa veramente raccapricciante è la paura collettiva strettamente legata all’ignoranza che insieme rendono i concittadini apatici, diffidenti l’uno dell’atro, remissivi di pseudo atti amministrativi illusivi, ingannevoli, ripetitivi e con effetti asociali e incivili devastanti, creatori di danni d’ogni genere insolvibili. L’Italia storicamente è nata “Mosaico” e tale è rimasta, composta da tasselli cubici di varie dimensioni: regioni, province e comuni …. divisi l’uno dall’altro sotto ogni aspetto civile, culturale, sociale, e in specie socio/economico produttivo. A noi siciliani, a che serve restare ancora legati ad un sistema politico fallito, che da oltre 72 anni risulta creatore di effetti collaterali incurabili e per certi versi mortali. Per salvare il salvabile di ciò che ci rimane, non ci resta altro che creare una corretta Società funzionale sotto gli occhi di tutti i siciliani, condivisa e approvata a maggioranza dagli stessi sensibili e rispettosi l’uno dell’altro, di fatto parte lesa, comunque, aventi diritto irrinunciabile mirato a creare benessere collettivo e una qualità della vita invidiabile a tutti coloro che ci hanno impedito la libera attuazione di una vera crescita sociale.

    Nel nostro ambito territoriale siciliano, si suole ripetere un detto riferito alla Madre Terra di Sicilia, che recita: “Nostra matri è gucciddata e a niatri figghi nn’attocca moriri di fami!”

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Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.

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