PALERMO – L’Ars ha approvato l’ordine del giorno dello schema di governo per i fondi Fsc, per 6,8 miliardi. Contrari M5s, Pd e ScN. Le opposizioni hanno contestato la mancanza degli allegati, sottolineando che anche gli uffici dell’Assemblea regionale nella relazione hanno evidenziato l’assenza dei documenti.
Opposizioni: “Programmazione Fsc sgangherata”
“La programmazione sgangherata del Fondo di Sviluppo e Coesione messa in piedi dalla giunta regionale conferma che il governo Schifani non ha né visione né strategia”. Lo dicono i rappresentanti dei gruppi di opposizione all’Ars Michele Catanzaro (Pd) Antonio De Luca (M5s) e Cateno De Luca (Sud chiama Nord). “Innanzitutto non è stata fornita all’aula una documentazione completa da parte del governo – aggiungono – e per questo abbiamo presentato un ordine del giorno che impegna l’esecutivo a produrre un elenco dettagliato sugli interventi Fsc, supportato dai necessari allegati che fino ad ora mancano”.
“Ci sono poi macro-aree rispetto alle quali sono previsti finanziamenti anche ingenti – aggiungono – ma non si capisce quali interventi si intendono realizzare. Si sottraggono fondi per la riqualificazione urbana e si prevede di destinare ben 800 milioni per i termovalorizzatori senza che però ci siano progetti né studi di fattibilità. Ma soprattutto – proseguono gli esponenti dell’opposizione – si tagliano fondi alla sanità per aumentare i finanziamenti sul Ponte sullo Stretto, in pratica si dice ai siciliani che si sottraggono risorse per la loro salute perché bisogna finanziare la campagna elettorale di Salvini”.